Una vera strage quella avvenuta poche ore fa a Kabul: un attentato suicida ha ucciso 26 persone e ferite molte altre. Il Kamikaze si è fatto esplodere nei pressi dell’ospedale e dell’università
Un attentato che ha tolto la vita- secondo l’ultimo bilancio- a circa 26 persone. Il kamikaze si è fatto esplodere questa mattina a Kabul, in Afghanistan. Ad annunciarlo è il ministero dell’Interno. È ovviamente un bilancio ancora provvisorio. Almeno altre 18 persone sono rimaste ferite nell’attentato avvenuto a pochi metri da obiettivi sensibili come l’ospedale di Ali Abad e dall’Università di Kabul, nel giorno delle celebrazioni del nuovo anno persiano. Il portavoce del ministero degli interni, Nasrat Rahimi, ha riferito:
“L’aggressore ha fatto esplodere il suo gilet tra la folla: erano perlopiù persone che celebravano Nawrooz”
Ormai Kabul vive in un inferno continuo. L’Onu fa un bilancio oscuro e decisamente inquietante: sono quasi 2.300 civili uccisi o feriti nei bombardamenti in Afghanistan in tutto il 2017. Numeri tristemente vertiginosi che secondo le Nazioni Unite segnano l’orribile primato di attentati con vittime civili, mai registrato nel Paese. In toto sono stati 57 gli attacchi suicidi. Gli altri attentati hanno provocato 605 morti e 1.690 feriti, con un peggioramento rispetto l’anno precedente. Si è registrato, infatti, un incremento del 17% in più rispetto all’anno prima. La principale causa di morte e ferite? L’esplosione di mine e altri ordigni. Le rappresentate speciale delle Nazioni Unite Tadamichi Yamamoto, a proposito dei tre più gravi attacchi a Kabul e a quello scontro contro Save the Children a Jalalabad, ha sottolineato:
“Questa tendenza è già confermata nel 2018. Ci preoccupa il fatto che quest’anno sarà ancora peggio se non saranno adottate misure necessarie per prevenire le vittime civili”.
Il bilancio dell’Onu evidenzia l’aumento degli attacchi indiscriminati su aree molto popolate, e la città più colpita è Kabul: è proprio qui che si è registrato il 16% del numero totale di vittime nel 2017. Secondo il recente rapporto dell’organizzazione, è a Kabul che si è registrato il numero maggiore di vittime (65%).
Insomma, numeri che non fanno ben sperare e che fanno un quadro decisamente nero di quanto sta accadendo. C’è da dire, infine, che l’incremento dei raid aerei statunitensi e afgani contro le postazioni talebane e dell’Isis, le vittime non volute o causate da errore sono aumentate del 7% rispetto al 2016.