Momenti di terrore per Stefano De Martino e la troupè dell’Isola dei Famosi 2018 in Honduras: agguato con armi da fuoco nell’albergo in cui alloggiano nel pomeriggio di Pasqua.
Tanta paura per Stefano De Martino e la produzione dell’Isola dei Famosi 2018 che, come riporta il settimanale Spy, ha vissuto attimi di tensione il pomeriggio di Pasqua a causa di un agguato con armi da fuoco nell’albergo in cui alloggiano.
Come svela il settimanale Spy, nel pomeriggio della domenica di Pasqua, nell’albergo in cui alloggiano Stefano De Martino e tutti i membri della produzione dell‘Isola dei Famosi 2018 è andato in scena un sanguinoso agguato ad Angel Martines Nunes, detto “El Caballo Loco”, boss dell’omonima banda di narcotrafficanti dell’america Centrale. Il boss è stato ucciso all’interno dell’albergo. Da quanto si legge su Spy, due sicari armati hanno raggiunto la piscina dell’albergo uccidendo a sangue freddo il boss per poi dileguarsi tra il panico dei clienti dell’hotel. Il boss è morto sul colpo avendo ricevuto 19 colpi di pistola. Sia Stefano De Martino che nei giorni scorsi si era lasciato andare a clamorose dichiarazioni che tutta la produzione dell’Isola dei Famosi non hanno subito conseguenze se non tanta paura. Esattamente come aveva svelato Stefano De Martino all’inizio della sua avventura in Honduras, il tasso di criminalità nel Paese è molto alto.
Per Stefano De Martino, la fine dell’avventura come inviato dell‘Isola dei Famosi 2018 gli sta riservando amare sorprese. Contro di lui, nelle scorse ore, si è scagliata Vladimir Luxuria che, dopo Daniele Bossari, dal salotto di Mattino Cinque, ha puntato il dito contro il napoletano, reo di non vigilare sui naufraghi durante le prove. “Io sono rimasta sorpresa di un fatto, Alessia l’altra settimana ha barato su un gioco importantissimo, che metteva in palio l’immunità. Nel gioco di appesi alla corda Jonathan ha perso, ma Alessia si teneva con tutte e due le mani. Ora, non se ne sono accorti in studio e ci sta, ma ora Stefano ti voglio bene, ma l’inviato lì ha il compito di vigilare su questi giochi, non doveva guardare tanta gente, ma solo due persone e in quel caso c’era in palio l’immunità ed era molto importante quello che doveva fare”, ha detto la Luxuria.