Beatrice Inguì, la ragazza travolta dal treno ieri, in realtà non è morta per un incidente, ma per suo volere. Beatrice voleva togliersi la vita perché stanca dei commenti sul suo corpo e i suoi chili in più
Beatrice Inguì è la ragazza che ieri è morta travolta da un treno della stazione di Porta Susa. All’inizio, gli inquirenti hanno descritto l’accaduto come un tragico incidente, ma pare si tratti di un vero e proprio caso di suicidio. Decisive, per la ricostruzione della scena, le immagini delle telecamere di sicurezza della stazione. A dare un’ulteriore conferma della tesi del suicidio, il diario che la vittima teneva a casa.
La 15enne di Rivoli ha deciso di togliersi la vita, nella prima mattinata di ieri, mercoledì 4 aprile 2018, al binario 4. Le immagini, delle telecamere, mostrano chela ragazza ha volontariamente arretrato e si è lasciata travolgere. Non è stata quindi una distrazione o un incidente. Era tutto premeditato. Si è abbandonata proprio davanti alla locomotiva che quindi non l’ha agganciata e trascinata per qualche metro.
A casa dell’adolescente è stato ritrovato il diario che della ragazzina. Beatrice, figlia unica, aveva un sogno: diventare una brava soprano. Ma tra le pagine di quel diario non si intuiscono solo i sogni della ragazza, ma anche le sue parole, il forte disagio che viveva per via dei suoi chili di troppo. In alcune frasi si legge: “Sono troppo grassa”.
E poi, nell’ultima tragica pagina, tra le scuse per la famiglia e chi la amava autenticamente, si leggono anche le scuse ai genitori e una sola parola: “Addio”. Una tragedia, quella di Beatrice, che si poteva evitare.