Il trequartista della Fiorentina, molto amico del difensore scomparso tragicamente lo scorso mese, racconta come Davide lo abbia in passato aiutato tantissimo nella ripresa della sua carriera calcistica
Riccardo Saponara è tornato alla Fiorentina dopo un lungo periodo di difficoltà private che ha voluto raccontare a ‘SportWeek’. Nella sua rinascita sportiva, un ruolo chiave l’ha avuto proprio Davide Astori. Del calciatore morto per una patologia cardiaca ignorata, racconta:
“Dopo il suo funerale ho tirato fuori aspetti di me che credevo di aver smarrito. Gli infortuni mi hanno tenuto ai margini della rosa, la scomparsa di Davide mi era sembrata come la botta finale per me. Poi il mercoledì l’ho visto nella camera ardente e mi è scattato qualcosa dentro. Ho accettato il dolore e la mia fragilità come prima di allora mai mi era successo. Mostrarmi per la persona che sono mi ha reso più forte e ritengo che questo sia l’ultimo regalo che mi ha fatto Davide”.
Non è possibile dimenticarsi di uno come Davide. Le ore successive alla morte sono state difficilissime. Era dura ammettere con consapevolezza ciò che gli era capitato. Una tragica fatalità che magari, con controlli più mirati, si sarebbe potuta evitare. Saponara, infatti, confessa:
“Ogni tanto tra noi compagni parliamo di lui e lo ricordiamo. Ma anche solo pronunciare il suo nome a volte è difficile, è come se fosse un tabù. Abbiamo provato un dolore che ci portiamo dentro di noi. Lui era legato a un tipo di calcio che si sta perdendo, fatto di uomini e non di personaggi. Dicono che ad andarsene siano sempre i migliori, nel suo caso è la verità”.
Quello che ha sconcertato un po’ tutti è anche la dinamica della tragedia. Saponara, rivela il suo pensiero, un pensiero in cui si rispecchiano tantissimi italiani:
“Fosse successo in campo, mentre giocava e il cuore era sotto stress, forse lo avrei perfino accettato. Così però è veramente dura”.
Saponara, durante l’intervista si è espresso anche in relazione alla lettera che scrisse su Instagram per salutare l’amico Davide. Parole dolcissime che hanno commosso tutti gli italiani che hanno avuto il piacere di leggerla:
“Non volevo che avesse tutta questa risonanza, mi è venuto tutto in un colpo. Non dovrei dirlo, ma l’ho scritto mentre ero al volante”.
Certo non avrebbe dovuto, ma con queste parole il calciatore non fa altro che sottolineare che sono state le sue parole di getto, che venivano direttamente dal cuore. I tifosi viola non dimenticheranno mai un capitano come Astori e tutti si sono uniti, non solo in senso letterale, alla famiglia del calciatore scomparso, offrendo il loro sostegno affettivo ed economico.