Nicola Marchesini, il sindaco di Malcesine, era convogliato a nozze nei primi giorni di settembre del 2016.
Aveva solo 48 anni, di professione farmacista, aveva sposato la fidanzata Manuela Zugnat, 35 anni, impiegata in uno studio dentistico. Il matrimonio civile fu teneuto a palazzo dei Capitani, antica sede del municipio. Celebrò il matrimonio il vice sindaco di Malcesine, Claudio «Barca» Bertuzzi.
«Quando Nicola mi ha chiesto di celebrare il suo matrimonio – disse il vicesindaco – mi sono messo a ridere. Pensavo fosse uno scherzo. Poi ho capito che la sua proposta era seria e sono stato molto orgoglioso e onorato perché lui prima di tutto è un amico. Ci conosciamo da tempo e negli ultimi anni all’amicizia abbiamo unito anche il nostro percorso politico».
Durante il matrimonio fu l’assessore Gianluigi Favalli, maestro della banda di Malcesine e insegnante in una scuola musicale, a suonare la marcia nuziale; le bomboniere per gli invitati furono create dall’assessore esterno Michela Barzoi. «Siamo un bel gruppo, uniti anche in queste circostanze», disse Nicola. I dipendenti comunali fecero una festa a sorpresa al primo cittadino malcesinese con un rinfresco in municipio, un biglietto di auguri e un regalo.
«Sono stati davvero gentilissimi, ho apprezzato molto». I primi festeggiamenti per i novelli sposi inizieraono dopo la cerimonia nuziale con un pranzo per gli ospiti alla locanda Monte Baldo situata vicino alla stazione di mezzo degli impianti di risalita, a San Michele. Il sabato successivo, 10 settembre, ci fu la festa nella casa di famiglia del sindaco, a Malcesine, con 150 invitati.
L’Anci Veneto in una nota ha espresso il cordoglio per la scomparsa del sindaco veronese. La presidente, Maria Rosa Pavanello, e i vicepresidenti Francesco Lunghi, Angelo Tosoni ed Elisa Venturini hanno manifestato vicinanza alla moglie ed alla famiglia: «si tratta di un lutto per tutta la comunità che Nicola con la sua attività da sindaco ha servito con dedizione ed impegno. Il suo ricordo resterà intatto in tutti i cittadini per la passione che ha messo nel suo ruolo istituzionale».