Ci sono morti che colpiscono più di altre, inutile nasconderlo. E se una morte volontaria sconvolge di per sè, la decisione di porre fine alla propria esistenza da parte di una donna bella, sorridente, ironica, capace di osservare e di osservarsi è qualcosa che lascia interdetti. Alessandra Appiano, la nota scrittrice e volto della tv, è morta a 59 anni.
Giornalista e conduttrice televisiva, con il suo primo romanzo, Amiche di salvataggio, aveva vinto il premio Bancarella nel 2003 ed era stata autrice di numerosi altri libri tradotti in paesi europei. Una donna di successo, capace di raccontare con attenzione e sensibilità il mondo femminile: “Se ti annulli nell’altro e scopri che l’altro ti tradisce vai a pezzi. Chi subisce il tradimento soffre moltissimo. E chi tradisce deve fare i conti con quello che non va nella sua storia di coppia. Perchè non è vero che non si paga mai alcun prezzo. I prezzi li paghiamo e li facciamo pagare. “. Sono alcune sue osservazioni durante un intervento televisivo in presenza del compianto Fabrizio Frizzi.
Il suo ultimo tweet è di un mese fa, accennava ad un incontro fortuito con Riccardo Bocca, vicedirettore di SkyTG24: “In mezz’ora di chiacchiere @EBonaccorti
mi ha raccontato decenni di televisione amata e vissuta. Viva gli incontri in treno!”. Un’annotazione breve ma dalla quale trasperiva la consueta curiosità e voglia di comprendere il mondo che la circondava. Dopo il silenzio, un silenzio inconsueto per una giornalista altrimenti molto presente. Qualcosa stava accadendo. Lo si è capito solo oggi.
Nata ad Asti, Alessandra Appiano collaborava con diverse testate giornalistiche, e spesso partecipava come ospite opinionista in talk show di Rai e Mediaset. La causa della morte, avvenuta a Milano, stando alle indagini, è un gesto volontario di cui al momento non si conoscono le ragioni.
Alessandra era corteggiata ed ammirata fin dai tempi del liceo ad Asti. I genitori, Felice e Liliana, l’hanno descritta come una ragazza serena, determinata fin da giovane a raggiungere gli obiettivi che si era prefissata. Si capiva, fi da giovanissima, che quella bella ragazza non sarebbe rimasta ad Asti molto a lungo. Raccontando di sè e della sua carriera osservava: “Ogni tanto mi dico: ma sono io che ho fatto tutto questo?“. Una domanda che nell’ultimo giorno si stanno facendo le persone che l’hanno amata. E la risposta la sa solo lei, al momento.