Addio Carlo Vanzina. Il regista romano aveva 67 anni. Autore di commedie popolari come, tra le altre, “Eccezzziunale… veramente”, “Vacanze di Natale” e “Sapore di Mare”, scritte assieme al fratello Enrico, Vanzina aveva colto e descritto con energia e divertimento un cambiamento sociale sorto attorno ai primi anni ottanta derivante dai nuovi mutamenti socio-economici di quegli anni, a partire da una scalata sociale bonaria e un po’ naif degli strati più bassi della popolazione che si rifaceva direttamente alla commedia dei grandi registi italiani dei decenni precedenti senza però indulgere in riferimenti politici o ideologici. Le sue intuizioni seriali (“Vacanze di”) hanno dato il via al florido e criticato filone del “cinepanettone” poi portato ulteriormente all’apice degli incassi al box office con al timone Neri Parenti durante gli anni novanta e duemila.
“Nella sua amata Roma, dov’era nato, ancora troppo giovane e nel pieno della maturità intellettuale, dopo una lotta lucida e coraggiosa contro la malattia – si legge nella nota della famiglia – ci ha lasciati il grande regista Carlo Vanzina amato da milioni di spettatori ai quali, con i suoi film, ha regalato allegria, umorismo e uno sguardo affettuoso per capire il nostro Paese”. Carlo era figlio d’arte, ovvero del famoso regista Steno, regista di diversi film con Totò e di commedia capolavoro come Febbre da cavallo e La patata bollente.