“Ecco chi è il vero assassino di Yara” Il dossier che scagiona Bossetti

E’ davvero Massimo Bossetti l’omicida di Yara Gambirasio? Secondo molte persone lui è innocente. Ecco la verità sul caso di Brembate

Yara

L’omicidio della dolce Yara Gambirasio lo ricordiamo tutti; uno strazio per la comunità di Brembate che ha lasciato l’Italia senza parole. L’omicida della Gambirasio pare sia ancora oggi Massimo Bossetti, ma siamo sicuri che sia stato lui a provocare la morte di Yara?

Secondo Carlo Infanti il vero assassino ancora non è uscito allo scoperto e che Massimo Bossetti c’entra ben poco con l’omicidio della ragazzina; lo racconta proprio nel suo nuovo libro “Nel nome del popolo italiano” in cui dichiara:

“So di aver trovato molti elementi che se presentati in aula durante i processo, forse Massimo Bossetti non sarebbe in galera”.

Bossetti non è l’assassino di Yara

Molti elementi nuovi e con un accurata analisi hanno permesso a Infanti di capire che sicuramente l’assassino di Yara potrebbe non essere Bossetti; questo metterebbe in cattiva luce i giudici, che hanno condannato ingiustamente Bossetti al carcere. Infanti per questo dichiara su Dagospia:

” Non è dignitoso sapere che il Dna estrapolato dai leggins e dagli slip della giovane Yara, non ha rispettato le procedure previste dal nostro Codice di procedure penale, come è preoccupante scoprire che i consulenti della procura, incaricati di analizzare i Dna raccolti, sbaglino l’analisi del Dna di Natan Gambirasio.”

La veirtà sul caso

Ancora oggi a distanza di anni la verità offuscata. Nel libro si legge a proposito del DNA di Yara:

“Un Dna raccolto con un tampone sterile in quantità abbondante e conservato in una provetta sterile, c’è da domandarsi come abbiano fatto a non sbagliare quello di Ignoto 1 che certamente era per quantità molto inferiore, per qualità degradato e per giunta misto. Come non è dignitoso trovare documenti che dimostrano che Yara è certamente stata rivestita”.

Infanti invita tutti gli Italiani a leggere il suo nuovo libro per avere una visione diversa dell’omicidio della piccola Yara e del suo presunto assassino.

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