Noemi Durini è stata uccisa brutalmente. Solo adesso però grazie a delle intercettazioni emergono delle sconvolgenti verità
Una frase su Noemi Durini, che ha lasciato tutti senza parole: ” Papà era ancora viva quando l’ho seppellita”. La rivelazione di Lucio al padre dopo averla ammazzata. A soli 17 anni Lucio è stato accusato dell’omicidio della sua ragazza, all’epoca solo 15 enne.
La verità sull’omicidio di Noemi
Il modo in cui Lucio ha raccontato dell’omicidio della sua fidanzata Noemi Durini fa accapponare la pelle:
«Ma il colpo…e poi i sassi che gli davo in testa…ma dopo che io ho fatto tutto…io ho messo le pietre ma lei…cercava di muoversi….però c’erano talmente tante pietre che non riusciva a muoversi. Quindi è morta direttamente».
E’ questa la frase che ha incriminato il giovane ragazzo, accusato di omicidio premeditato. Una intercettazione che è emersa prima dei colloqui con i consulenti del Tribunale per i minori, per stabilire la sua infermità mentale nel momento in cui ha commesso l’omicidio.
Il giovane Lucio dichiara agli inquirenti che Noemi era caduta, ma lui continuava a gettarle massi addosso fino a soffocarla con il peso degli stessi.
Lucio Condannato a 18 anni e 8 mesi
L’intercettazione è stata fondamentale per accusare Lucio di omicidio; secondo Anna Carbonara, citata per affermare che Lucio era completamente lucido mentre commetteva questo atto osceno. Afferma infatti, che Lucio era completamente consapevole del gesto;la sicurezza di ciò è data proprio dalla sequenza di colpi dati con un coltello, in testa alla povera ragazza prima che la giovane venisse seppellita.
La situazione è diventata ancora più chiara quando il ragazzo ha nascosto il corpo; Anna Carbonara infatti dice:
«Il contenuto di questa intercettazione riveste un ruolo fondamentale perché consente di ritenere provata, oltre ogni ragionevole dubbio, la circostanza che Lucio fosse consapevole di provocare la morte di Noemi proprio mentre ricopriva il suo corpo di pietre»
L’accusa continua:
«La condotta di ricoprire il corpo di pietre, era sì diretta a nascondere il corpo medesimo, ma al contempo era diretto consapevolmente e dolosamente anche a cagionarne la morte. Nella piena consapevolezza che la giovane ragazza fosse ancora viva.
Lucio voleva ucciderla
L’accusa nei confronti del ragazzo è molto forte e sottolineano un dato piuttosto importante e che ha fatto sì che la sua pena fosse ancora più grave:
L’imputato tuttavia cerca ripetutamente di alleggerire la propria posizione processuale, sin dal giorno in cui decideva di confessare l’omicidio e consentire il ritrovamento del cadavere. Purtroppo però gli esiti dell’autopsia fanno emergere incontrovertibilmente la chiara volontà omicida di Lucio che non si limita a rispondere agli schiaffi e ai graffi di Noemi (peraltro mai riscontrati), ma con assoluta determinazione e plurime azioni lesive ne cagiona la morte».
Il giovane ragazzo è stato perciò accusato di omicidio aggravato dalla premeditazione e soppressione di cadavere . Purtroppo queste non sono le uniche accuse; Lucio deve rispondere anche a di furto commesso in un centro commerciale.
Nonostante le altre accuse,la condanna non è stata maggiore; Lucio purtroppo deve scontare soltato 18 anni e 9 mesi. La mamma di Noemi dice:
” Nessuna soddisfazione, lei non c’è più”.
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