Sono passati ormai tanti anni dalla morte della giovane Yara Gambirasio, trovata morta in un campo a 700 metri dalla propria abitazione, Massimo Bossetti potrebbe tornare in libertà? Ecco la verità
Massimo Bossetti è stato il primo indagato e dopo 3 anni di indagini, lo hanno arrestato per alcune impronte trovate sul pantalone della piccola Yara. Massimo Bossetti non è colpevole, il suo avvocato vuole un nuovo processo.
Bossetti e la verità sul caso
La notizia dell’assassinio della dolce Yara, scoppiò il 10 novembre del 2010. Massimo Bossetti venne subito additato. La piccola Yara all’ora 13 enne, venne rapita e uccisa. Solo 3 mesi dopo la sua scomparsa, fu ritrovata in un campo di Chignolo d’Isola, a soli 700 metri da casa.
Massimo Bossetti, fu il primo incriminato per la morte di Yara; l’uomo fu incastrata a causa di una tracce di DNA ritrovato sul corpo della 13 enne. Prima di incriminare Bossetti però, i cittadini della valle si sono sottoposti al test del DNA; il test però risultava molto vicino a quello di Giuseppe Guerinoni morto però nel 1999, di cui Massimo era figlio illegittimo.
Massimo Bossetti innocente?
Secondo l’avvocato Claudio Salvagni, Massimo Bossetti è innocente; pare infatti che ci siano almeno 23 motivi per dichiarare Bossetti non colpevole della morte di Yara.
Ed è per questo che Claudio Salvagni chiede di riaprire il caso e di fare nuove indagini e nuovi test per scagionare Bossetti;
se la Corte di Cassazione accetterà di riaprire le indagini,per Massimo Bossetti si potrà riaprire un nuovo processo; se invece le prove a suo favore saranno sempre le stesse , la condanna sarà definitiva.