Nadia Toffa, presentatrice delle Iene, oggi si è fatta portavoce dei ragazzi più giovani
La donna, nel pomeriggio di oggi, ha pubblicato sulla sua pagina Facebook un messaggio di supporto al papà di Igor Maj. L’uomo, che si chiama Ramon, ha scritto una lettera indirizzata ai giovani e riportata dal Corriere della Sera.
Le cause della morte di Igor Maj
Igor Maj è deceduto lo scorso settembre a causa di una prova coraggio, la cosiddetta “blackout challenge”. E’ una cosa senza senso che ha il nome di ‘gioco dello svenimento’, è una sorta di gioco del soffocamento in cui le persone, spesso adolescenti, sfidano la morte rimanendo il più a lungo possibile senza ossigeno. Questo ‘gioco’ ha tanti nomi, ma spesso finisce con un unico e tragico epilogo. E’ stata proprio la mania per il“blackout challenge” ad uccidere Igor Maj. Il 14enne fu trovato, dai suoi genitori, impiccato nella sua camera a Milano. Il gioco è suddiviso in vari livelli e il giovane sarebbe arrivato al numero 5, uno dei più estremi, nel quale sarebbe dovuto riuscire a perdere i sensi e risvegliarsi dopo poco ma così non è stato.
La lettera di Ramon Maj
Ramon Maj attraverso una lettera pubblicata dal Corriere della Sera ha voluto lanciare un messaggio a tutti gli adolescenti. Maj ha scritto: “Nostro figlio era irrequieto e vivace, era bravo a scuola e faceva tanto sport.
Arrampicava in montagna con noi, la famiglia, e faceva le gare con la sua squadra. Non passava molto tempo al computer. Come tutti voi aveva un telefonino. Era uno degli ultimi giorni della vacanza d’estate, a pranzo doveva andare dalla nonna. Per il pomeriggio era già d’accordo per andare con gli amici agli allenamenti.
In un momento in cui era da solo a casa ha cercato su Youtube due parole: «sfida-ragazzi». Le ha cercate per diversivo, con leggerezza, senza pensare chissà che. Internet a volte risuona come le sirene di Ulisse.
Nel suo caso è partito un video, «5 Challenge pericolosissime che gli adolescenti fanno», «Ci sono moltissimi giochi che diventano virali e di tendenza — diceva la voce —. Senza usare un po’ di testa, si rischia di finire molto male». Sottinteso: tu che hai la testa, puoi sfidare il limite. Ce la fai. L’ultima sfida era una sorta di «gioco» al soffocamento.
Probabilmente ne aveva sentito parlare, forse qualcosa sapeva già o circolava tra gli amici, probabilmente ha cercato le «istruzioni» e ha provato, convinto di poter controllare tutto con la sua forza e le sua intelligenza. Una cazzata. Una cazzata che gli è costata la vita. È cosi che è morto Igor, appeso, per colpa di un inganno online. Strangolato da una corda. Una di quelle che in arrampicata servono per salvarsi la vita. Tutto questo non ve lo dico per indurvi a spegnere il vostro bisogno di sfidare la paura, perché è quello che anima ogni uomo. Il messaggio che voglio darvi è: non affrontatelo da soli. Cercate il confronto reale con un amico, con un gruppo, persino con un rivale, ma non restate soli. E non confondete il web con un compagno, perché sarà solo lui a confondere voi”.
Il messaggio di supporto di Nadia Toffa a Ramon Maj
A sostenere Ramon Maj è stata Nadia Toffa. La giornalista sulla sua pagina facebook ha voluto ‘amplificare’ il messaggio di Ramon, invitando i ragazzi che la seguono a rispettare la vita e ad evitare di dimostrare il coraggio con prove che mettono a rischio la stessa. “Buongiorno ragazzi Impossibile capire lo strazio di questi genitori che han perso un figlio x una sfida di coraggio. Il coraggio ragazzi dimostratelo in altri modi non rischiando la vita RIP ðð± preghiamo perché questo papà e questa mamma trovino di nuovo la serenità ðrispettiamo sempre la vita. Un abbraccio fortissimo. N.” ha scritto Nadia