Nuova tragedia che questa volta ha causato la morte di un tecnico della Protezione Civile.
A trovare la morte, travolto dalle macerie, è stato Danilo Zavatta di anni 55, finito sotto le macerie di un ponte crollato nel ravennate. Lascia moglie e una figlia di dodici anni.
Alle prese col suo lavoro, il tecnico stava attraversando il ponte per effettuare delle verifiche strutturali, quando la struttura ha ceduto sotto i suoi piedi.
E’ morto in questo modo, a pochi metri all’essersi messo in salvo, inghiottito dalle macerie del crollo del ponte.
Una telecamera ha ripreso in diretta il crollo di parte della diga sul fiume Ronco, le immagini sono adesso al vaglio dei magistrati. Dal video si sentono le grida dei vigili del fuoco che intimano di scappare dal ponte, poco prima che lo stesso cedesse. Proprio in quel momento appare Danilo che si trovava sulla passerella per effettuare dei rilievi fotografici: inutile la sua disperata corsa verso la salvezza, è rimasto inghiottito dalle macerie a pochi metri dall’essersi messo in salvo.
Ad assistere alla tragedia numerosi giornalisti, oltre che testimoni, tecnici e vigili del fuoco, perché sulla diga si stavano effettuando delle verifiche per via di un’infiltrazione di acqua a terra. La statale 67 Ravegnana, intanto, è ancora chiusa in quel tratto.
Il corpo è stato ritrovato solo dopo qualche ora.
La Procura di Ravenna ha fatto partire un’inchiesta per omicidio e disastro colposo sul cedimento della diga-invaso sul fiume Ronco, dove ha trovato la morte Zavatta.
Paola Gazzolo, assessore regionale alla Protezione civile, ha espresso personalmente la vicinanza della Regione ai familiari di Zavatta.