Si chiama Davide Natale, 21 anni e studente di Ingegneria, la vittima del maltempo che ieri ha colpito gran parte dell’Italia.
Lunedì 29 Ottobre, è stata caratterizzata da una violenta ondata di maltempo in gran parte della penisola. Tra le vittime della bufera, un giovane studente universitario originario di San Nicola la Strada (CE), Davide Natale, 21 anni e tanti sogni nel cassetto. Il ragazzo studente di Ingegneria alla Università degli studi di Napoli della Federico II, è rimasto schiacciato da un grosso albero, il quale si trovava si trovava nell’area dell’Istituto Motori del Cnr di Via Claudio a Fuorigrotta, sdradicatosi a causa della tempesta di vento. Il fusto dell’albero ha buttato giù una cancellata in ferro, che ha colpito il giovane il quale stava camminando lungo via Claudio. Il ragazzo è stato trasportato dai soccorsi al vicino Ospedale San Paolo, dove poi purtroppo è deceduto.
Davide Natale, “Amava la matematica e voleva disegnare auto”
Davide era un ragazzo pieno di prospettive. Amava la matematica e “il suo più grande sogno era quello di disegnare auto”, un giorno. Passioni queste, che lo portarono ad iscriversi alla Facoltà di Ingegneria Meccanica.
“E’ possibile che si debba morire per andare a studiare?”, le parole del padre di Davide
I genitori sotto shock per la prematura scomparsa del figlio, si trovano all’Ospedale San Paolo ad attendere che venga loro restituita la salma di Davide. Il padre, non fa che ripetersi, mentre va su e giù per i corridoi dell’Ospedale:
“Non beveva, non fumava, era un ragazzo a posto, come è possibile che si debba morire per andare a studiare?”
Non ci sono parole per descrivere una tragedia così grande. Ma chi è il vero colpevole? Il maltempo? o la scarsa manutezione. E’ importantissima la manutenzione degli spazi verdi, cosi come afferma Diego Civitillo, presidente della X Municipalità di Napoli:
“Il verde non curato può fare vittime: quanto è successo oggi a Fuorigrotta lo dimostra. Per questo sono necessari fondi che garantiscano la manutenzione, a prescindere dal dissesto finanziario di cui è vittima un’amministrazione comunale”
Una tragedia, quella di Davide e di chi come lui ha perso la vita per “un verde non curato”, che dunque probabilmente si sarebbe potuta evitare.