Continuano le indagine sul cado si Desirèe Mariottini, la sedicenne drogata e struprata lo scorso 19 Ottobre nel quartiere romano di San Lorenzo. La ricostruzione di quella notte diventa sempre più nitida, emergono infatti nuovi dettagli dati da una nuova e schoccante testimonianza.
Si chiama Giovanna, la testimone che ritiene di aver conosciuto Desirèe Mariottini nel casale abbandonato di San Lorenzo. La donna rivela, che la ragazza sia stata violentata anche dopo il suo decesso.
Secondo quanto scritto sul quotidiano Il Giornale, in cui viene riportata la testimonianza della Signora Giovanna:
“In quello stabile spacciano eroina e cocaina tre africani: Ibrahim, Sisko e Youssef (Brian Minteh, Chima Alinno, Yusif Salia). Sono personaggi molto cattivi e pericolosi poiché il loro stato di tossicodipendenza può influire sull’atteggiamento che hanno sulle persone”
Il racconto della testimone continua e rivela che uno dei carnefici Ibrahim, avrebbe chiesto più volte alla Mariottini rapporti carnali in cambio di sostanze stupefacenti, ma la ragazza si sarebbe sempre rifiutata ad ogni richiesta. Anche se, sostiene la donna, Desirèe si proponeva loro con atteggiamenti che la inducevano a “pensare che potesse aver già avuto rapporti sessuali con questo (Ibrahim) in cambio di qualche tiro di crack o qualche pezzo di eroina”.
Un altro testimone, un Tunisino, soprannominato Koffy, ha riportato un altro macabro retroscena sulla morte della sedicenne:
“Desirée avrebbe avuto rapporti sessuali prima con Yusif, poi con Sisko e in ultimo con Ibrahim. Non escludo che questi possa aver avuto rapporti sessuali con la minorenne anche post mortem”
Oggi 30 Ottobre 2018, l’ultimo saluto a Desirèe tra lacrime e striscioni che gridano “GIUSTIZIA”
Oggi, 30 Ottobre 2018, presso la Chiesa di San Valentino a Cisterna di Latina si sono svolti i funerali di Desirèe. Tante le persone che hanno accompagnato e sostenuto la famiglia della sedicenne nel darle l’ultimo saluto. Palloncini rosa, fiori e striscioni di chi la conosceva e chi no, che reclamano solo “Giustizia” per questa morte così ingiusta e prematura, affinchè non capiti più nessun’altra persona e ci sia maggiore sicurezza in questo quartiere gremito di pericoli.