Nicolò Bettarini , il figlio di Simona Venuta e Stefano Bettarini, in tribunale per il processo dei suoi aggressori. Rito abbreviato per i quattro ragazzi
Come in tanti ricordano Niccolò Bettarini, nel luglio scorso, è stato aggredito fisicamente da quattro ragazzi fuori la discoteca Old Fashon di Milano. In questi giorni il ragazzo ha assistito a processo dei suoi aggressivo, ma lui non si ritiene per niente soddisfatto.
Niccolò Bettarini udienza per i quattro aggressori
Il 30 Ottobre Niccolò Bettarini, si è presentato al tribunale per il processo dei quattro ragazzi che lo hanno aggredito nel luglio scorso. Il Pm Elio Ramondini, infatti ha chiesto 10 anni di carcere per gli aggressori, pochi per Niccolò Bettarini, che sperava in una condanna più lunga. Pare infatti che Niccolò, abbia quasi rischiato la vita con le diverse coltellate che gli hanno inflitto.
Ma questo non è tutto, pare infatti che il figlio della coppia Simona Ventura e Stefano Bettarini, sia risultato positivo ad alcune droghe, testimonianza presente in alcune cartelle cliniche del ragazzo.
L’avvocato di Bettarini, in sua difesa però, afferma che il giorno in cui è stato portato in ospedale dal 118, i medici gli hanno somministrato delle sostane che potessero lenire il dolore dalle ferite ricevuto dai quattro ragazzi, che somigliassero molto a delle droghe leggere. L’avvocato di Bettarini infatti afferma:
A questo è dovuta la positività: farmaci e non droghe. La ricerca della cocaina è risultata negativa”.
Niccolò Bettarini sotto processo
Pare però, che la difesa dei quattro ragazzi potrebbe utilizzare queste motivi per sostenere che Niccolò è stato il primo ad aggredire e a sferrare il primo colpo . Ma in realtà questa informazione non è assolutamente vera, infatti pare che il Pm, sostenga che Bettarini fosse molto lontano dai quattro ragazzi, e che quindi lui non ha dato il primo colpo a nessuno dei ragazzi.
Ma qualcosa non quadra, pare infatti che Niccolò Bettarini, parlando con un amico, abbia sferrato lui il primo colpo, ma a quanto pare la difesa sostiene, che il ragazzo abbia detto cosi solo per darsi un tono, ma le indagini accurate sostengono esattamente l’opposto.
Quello che possiamo augurarci, e che la legge faccia il suo dovere, e che il giovane ragazzo possa continuare tranquillamente la sua vita.