Barbara D’Urso vittima di Scherzi a Parte. La conduttrice sotto choc, il figlio Emanuele complice della redazione, fa tremare Barbara
Barbara D’Urso vittima di Scherzi a parte
La prima vittima della quarantesima edizione di “Scherzi a parte” è stata la bellissima conduttrice Barbara D’Urso. Il programma condotto da Paolo Bonolis, è andato in onda per la prima volta ieri sera 9 Novembre su Canale 5.
La conduttrice è stata presa alla sprovvista nell’ultima puntata di Domenica Live del 27 maggio, e durante la pausa pubblicitaria, lo scherzo è stato messo in atto dagli autori.
A mantenere il gioco è stato proprio il figlio Emanuele, che avendo un bellissimo rapporto con la mamma, non ha avuto problemi a confessarle un particolare, sulla sua casa in campagna. Emanuele straordinario attore, sa bene che la famiglia, il lavoro, e la casa in campagna sopratutto sono i suoi punti deboli, e con astuzia inganna la mamma.
Lo scherzo consisteva nel far credere a Barbara che la casa in campagna fosse finita Airbnb, un portale online di affitti. A rispondere all’annuncio è un fotografo che chiede di poter allestire un set all’interno della casa, ma dopo il lavoro succede qualcosa di assurdo.
Il presunto fotografo, complice dello scherzo, avrebbe organizzato un mega party nella casa in campagna, distruggendo, insieme agli invitati, tutti gli arredi della casa.
Barbara D’Urso in lacrime
Uno scherzo terribile per la povera Barbarella; il figlio Emanuele inoltre, per far sembrare tutto vero, le ha mostrato una finta denuncia e un video della serata in cui queste persone , nella sua casa in campagna avevano distrutto quasi tutti gli immobili. E non è tutto , pare che all’interno della casa, sia entrata anche una dolce pecorella:
“ A casa mia hai fatto questo? Nella mia camera da letto? Ma stai scherzando?”
“Ma tu sei scemo, hai fatto entrare veramente la pecora?”
Lo scherzo e durato poco ma Emanuele ha saputo reggere molto bene il gioco. Il ragazzo dopo tanta agonia, le ha finalmente detto a Barbara D’Urso di essere su Scherzi a Parte.