Il Decreto di sicurezza, che il Vice Premier Salvini, avrebbe voluto mettere in atto, sta generando non poca polemica. Tale Decreto è stato però bocciato oggi 16 novembre dal Csm (Consiglio Superiore della Magistratura). Ecco perchè.
Decreto Salvini. Ecco i punti salienti
Tale Decreto si ispira al modello statunitense di “insicurezza diffusa”, vagliato dall’attuale Presidente Donald Trump, di cui il Vicepremier Matteo Salvini è un grande sostenitore.
Ma cosa prevedeva il Decreto?
Innanzitutto come afferma il CIR, ovvero il Consiglio Italiano per i Rifugiati, non è un decreto che realmente avrebbe portato nel paese una maggiore sicurezza. Il Direttore del CIR Mario Morcone, spiega infatti che:
“L’abolizione della protezione umanitaria creerà migliaia di irregolari che non potranno essere rimpatriati, se non in modo molto limitato. Lo smantellamento dello SPRAR determinerà nuove forme di marginalità, derive di esclusione sociale che inevitabilmente renderanno più fragili le persone che arriveranno in Italia enfatizzando il rischio di conflitti e rendendoli permeabili a percorsi di radicalizzazione”
In seconda battuta il decreto in questione sarebbe andato a modificare diversi “aspetti portanti del sistema d’asilo e accoglienza”. Nello specifico il decreto limitava quelli che erano i servizi di accoglienza per i richiedenti asilo i quali non avrebbero avuto il permesso di accedere allo SPRAR (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati), ma diversamente sarebbero stati accolti in dei centri governativi, che avrebbero offerto sostanzialmente vitto e alloggio. Inoltre avrebbe introdotto forme estese di detenzione per coloro i quali avrebbero richiesto asilo, che sarebbero potuti essere trattenuti fino a 210 giorni, solo per poterne verificare l’identità e senza aver commesso alcun reato.
Il direttore Mario Morcone, spiega poi che, il decreto proposto dal Vicepremier Salvini, avrebbe introdotto:
“le procedure di frontiera ed estende la cessazione dello status di rifugiato e il diniego per richiedenti asilo anche a quanti hanno commesso reati la cui gravità, come la minaccia a pubblico ufficiale o il furto”
In ultimo, il Decreto di “sicurezza” avrebbe intaccato tutte quelle misure relative alla cittadinanza, prolungandone i tempi per legittimarla.
Fabiana Musicco, “Il Decreto rappresenta un preoccupante passo indietro”
Fabiana Musicco, presidente di Refugees Welcome Italia, parlando del Decreto di sicurezze, afferma che questo:
“Invece di potenziare il sistema di accoglienza diffusa gestito dagli enti locali, che ha favorito, in questi anni, reali processi di inclusione per richiedenti asilo e titolari di protezione, si sceglie di rafforzare la logica emergenziale dei grandi centri che, oltre a non garantire alcuna integrazione, genera spesso, a causa dei pochi controlli, abusi e malversazioni”
La Presidente di Refugees Welcome Italia sostiene che l’entrata in vigore del Decreto in questione comporterebbe:
“migliaia di nuovi senza tetto, persone senza diritti, che rischiano di diventare facile preda di sfruttamento e criminalità. Eliminare la possibilità di rilasciare o rinnovare un permesso umanitario a chi ha compiuto un percorso di inclusione o presenta condizioni di fragilità è una misura non solo inumana, ma anche contraria al buon senso”
Il Csm Boccia il Decreto Salvini
ll Csm (consiglio superiore della magistratura), oggi 16 Novembre, ha bocciato tale Decreto che potremmo definire di (in)Sicurezza più che di sicurezza, in quanto oltre a presentare numerose “criticità” non rispetterebbe gli obblighi e le garanzie della Costituzione Italiana, ledendo a quella che è la libertà e la dignità della persona. Per non parlare di un conseguenziale ed esponenziale aumento dei clandestini e rafforzamento di tutte le organizzazioni criminali.