Reddito di Cittadinanza: Luigi Di Maio conferma la data ufficiale. Il vicepremier assicura agli italiani i 780 euro mensili per chi ne ha diritto
Luigi Di Maio- Reddito di Cittadinanza
Ormai è ufficiale, Luigi Di Maio in un intervista al Mattino, rivela la data ufficiale per il reddito di Cittadinanza. L’intervista di Di Maio al Mattino, assicura che i 780 euro saranno presto percepiti dagli italiano a marzo del 2019.
Il credito infatti, verrà accreditato sulle comuni tessere elettroniche, mentre, per chi non è munito di questa carta, riceverà il pagamento in un modo diverso. Il vicepresidente inoltre, sottolinea che il reddito di cittadinanza e altre misure della manovra, non verranno assolutamente toccate. Le manovre verranno “protette” qualsiasi cosa succeda all’Unione Europea e dice:
“Siamo pronti al dialogo con l’Ue – ha detto Di Maio – disponibili a tagliare gli sprechi, dismettere immobili ma non i tesori dello Stato, applicare clausole per lo sforamento del 2,4%, ma il reddito di cittadinanza, la quota 100 per le pensioni, il fondo per i truffati delle banche, i soldi per le start up innovative, soprattutto del Mezzogiorno, non si toccano”
Chi ha il diritto di ricevere il “reddito di cittadinanza ?
Secondo le direttive, il reddito di cittadinanza prevede 780 euro al mese e vengono donati solo secondo alcuni requisiti. Ad esempio, per gli italiani che hanno il reddito zero, hanno la possibilità di ricevere l’intero importo di 780 euro.
Inoltre la somma cambia in base al numero di persone presente nel nucleo familiare, con genitori disoccupati e figli a carico, la quota da ricevere arriverebbe a 1630 euro. Se invece la famiglia ha ha due genitori disoccupati e un solo figlio a carico, la quota sarà di 1014 euro.
Le cose cambiano per chi è in possesso di beni come ad esempio una casa di proprietà, non riceverà l’intera somma di denaro, ma viene detratta una quota chiamata “affitto imputato” ovvero di ben 380 euro.
Per richiedere il reddito di cittadinanza bisogna essere sicuri di averi i requisiti giusti per ricevere i 780 euro mensili per poi fare domanda nei centri d’impiego che successivamente monitoreranno le domande e assicureranno la quota mensile solo a chi realmente ne ha bisogno. Per evitare inoltre, che questa quota mensile possa essere un motivo per non lavorare, o lavorare a nero, i cittadini scelti per ricevere il reddito, dovranno frequentare corsi di formazione, con il limite di poter rifiutare soltanto tre offerte di lavoro.