A Catania alle pendici del vulcano Etna attualmente in eruzione la terra continua a tremare. Paura tra la popolazione e oltre 600 gli sfollati. Ecco l’annuncio choc dell’Ingv.
Dalla giornata di ieri 26 Dicembre, numerose scosse di terremoto hanno portato tra la popolazione, terrore e sgomento. Molte le case e beni culturali distrutti dagli eventi sismici, tante le persone che dichiarano di essere sopravvissuti per “miracolo” e diversi feriti fortunatamente non gravi.
La terra però non si ferma e continua a tremare. Le persone sono terrorizzate. Sono oltre 600 gli sfollati, i quali però attualmente sono ospitati presso strutture alberghiere, grazie alla tempestiva convenzione della Regione Sicilia con Federlaberghi.
Etna, la terra continua a tremare, paura nella notte
Nel corso della notte sono state registrate dalle attrezzature dell’Ingv una decina di scosse, fortunatamente di entità non molto intensa. Gli eventi di maggiore rilevanza sono stati quelli delle 4:40 a Zafferana Etnea, di magnitudo 2.0, con ipocentro a 2 km di profondità, e gli altri due su altro versante, a Ragalna ieri alle 21:14, di magnitudo 2.3, e a seguire alle 2:18, di magnitudo 2.1.
Secondo gli esperti all’origine del sisma, c’è l’attivazione “della faglia Fiandaca e della faglia di Pennisi, due delle strutture più meridionali del sistema tettonico delle Timpe”.
L’annuncio degli esperti “Non si escludono nuovi eventi”
Tra la giornata del 26 Dicembre e la mattina del 27 dicembre sono state oltre 30, le scosse sismiche susseguitesi con una intensità superiore ai 2.0 di magnitudo. A parlare è l’esperto Eugenio Priviera, Direttore dell’istituto nazionale di Geologia e Vulcanologia (Ingv), il quale ha dichiarato:
“Non si può escludere un’apertura di bocche a quote minori da dove si sono aperte adesso, in particolare modo nella zona di Piano del Vescovo a sud della Valle del Bove”
Poi continua spiegando che bisognerà attendere l’evoluzione del fenomeno e che bisogna stare attenti, perchè:
“La forte sismicità non ci lascia tranquilli. Vediamo come evolverà. Il terremoto è un evento singolo”
Poi conclude, volgendo un occhio al passato e riferendosi al sisma del ’84, il quale causò addirittura la morte di un uomo.“La situazione ricorda quella dell’ottobre del 1984 che provocò un morto a Zafferana Etnea: è sempre la faglia di Fiandaca, che quando si muove è pericolosa”
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