Gli ovetti Kinder, o meglio le sorpresine degli storici ovetti di cioccolato firmati Ferrero, in queste ultime ore sono finite al centro di un’accesa polemica. “Sono razziste”, ecco perchè.
In queste ultime ore a finire nell’occhio del mirino, una sorpresina trovata all’interno del tanto amato da grandi e piccini, Ovetto Kinder. In occasione del suo 50esimo anniversario, il noto marchio ha realizzato un pupazzetto in edizione limitata apposito, il quale possedeva “le sembianze antropomorfizzate” dell’ovetto stesso.
Ma due dettagli del pupazzetto, non sono passati del tutto inosservati e hanno scatenato un assurdo polverone, al punto da essere state etichettate come razziste.
Ovetti Kinder razzisti: “Inneggiano al Ku Klux Klan”
Il pupazzetto in questione come prima accennato mostra l’ovetto in una versione, per così dire, “umanizzata”, con un ciuffetto biondo e tenente i mano 3 palloncini, in cui su ognuno è stampato una lettera “K”.
Negli Stati Uniti l’acronimo K.K.K. sta per Ku Klux Klan, “una nota razzista e sovranista che nel corso degli anni si è resta responsabile” di atti di violenza verso la popolazione di colore americana.
Oltre al riferimento al Ku Klux Klan, al pupazzetto sarebbe stato aggiunto un ciuffetto di capelli biondo, che molti hanno ricollegato a quello del Presidente Americano, Donald Trump.
Milioni, i messaggi di protesta inviatial noto marchio, da parte di consumatori non solo statunitensi ma anche provenienti dall’Australia, Russia e altri paesi.
La Ferrero nega ogni riferimento al “K.K.K” e si scusa con i consumatori: “solo coincidenze”
La Ferrero nega qualsiasi riferimento al K.K.K e al Presidente Donald Trump, asserendo che siano state solo disdicevoli coincidenze. Chiede così scusa ai consumatori. Ecco cosa ha dichiarato in merito alla sorpresina ideata per il 50esimo anniversario dello storico ovetto di cioccolato:
“Il design iniziale del pupazzetto prevedeva la presenza di un solo palloncino con la lettera K. Gli altri due sono stati aggiunti in seguito per garantire maggiori robustezza e stabilità, visto che la sicurezza e la qualità dei nostri prodotti sono molto importanti”
poi prosegue, dichiarando che non vi è alcun riferimento al Ku Klux Klan, scusandosi con chi si è sentito “offeso e toccato dalla vicenda”:
Non era affatto nelle nostre intenzioni fare alcun riferimento al Ku Klux Klan e ci scusiamo davvero con chi si è sentito offeso o toccato dalla vicenda. Il pupazzetto in questione era in tiratura limitata in quanto prodotto in occasione del cinquantesimo anniversario di Kinder, abbiamo già interrotto la produzione ed attraverso il servizio clienti è possibile cambiare quelli già trovati negli ovetti con altri giochini a scelta”.