Di Maio non vuole che la questione del Reddito di Cittadinanza sia sottovalutata, per questo chiarisce qualche punto.
Il vice premier Luigi di Maio, in merito al discorso Reddito di Cittadinanza, ci tiene a chiarire due o tre punti fondamentali. Non desidera questo venga preso come un “regalo” ma come un incentivo per lavorare e ricostruirsi una vita.
Reddito di Cittadinanza controlli a tappeto
Oggi dovrebbe essere esaminato il decreto sul Reddito e quota 100, da parte del Consiglio dei Ministri – come confermato dal Premier Giuseppe Conte.
Il vice premier Luigi Di Maio, lancia un paio di messaggi alla popolazione italiana – non per spaventarla ma per mettere in chiaro il funzionamento.
Evidenzia infatti che sarebbe opportuno, per le persone che entreranno a far parte del Reddito, di accettare il primo lavoro che viene offerto seppur a tanti chilometri di distanza. Questo per evitare sospetti e controlli a tappeto da parte della Guardia di Finanza, in allerta per eliminare il lavoro in nero e chi approfitta della quota per andare avanti un anno, senza reinventarsi.
Un altro punto riguarda i soldi che verranno percepiti ogni mese, infatti – sempre Di Maio – comunica che devono essere spesi entro il mese in cui si ricevono e non messi da parte. Anche in questo caso, chi ha necessità spende tutto altrimenti potrebbero partire altri controlli per verificare la veridicità di quanto dichiarato in fase iniziale dai vari soggetti.
Reddito di Cittadinanza: quando si parte?
Gli italiani continuano a chiedersi quando si potrà fare domanda per ottenere o meno questa quota mensile. Una volta che il decreto verrà confermato dal Consiglio dei Ministri, lo stesso dovrà seguire un iter burocratico abbastanza delicato – aggiungendo le migliaia di domande che arriveranno da parte dei cittadini italiani.