Carabinieri italiani bloccati a Gaza: controlli di identità e, forse, rimpatrio

Sono tre i Carabinieri italiani che sono stati bloccati a Gaza per controlli e fraintendimenti. Vediamo insieme i dettagli.

Carabinieri italiani bloccati a Gaza: controlli di identità e, forse, rimpatrio
Gaza-

Un caso che ha preoccupato quello di tre carabinieri bloccati a Gaza scambiati per militari delle forze israeliane. E mentre la Farnesina smentisce un incontro con Haniyet, il controllo dell’identità è andato avanti per ore. 

Carabinieri italiani bloccati a Gaza

La vicenda è iniziata durante la giornata di lunedì 14 gennaio, quando tre uomini italiani sono stati inseguiti dai miliziani. L’auto sulla quale viaggiavano i tre militari italiani – una Toyota blindata – è stata presa d’assalto e fermata a colpi di pistola: per mettersi al riparo, hanno raggiunto e si sono rifugiati all’interno della sede ONU di Gaza City.

I miliziani di Hamas hanno sospettato – secondo le notizie trapelate – che i tre italiani facessero parte delle forze speciali israeliane e stessero conducendo delle missioni sotto mentite spoglie. A seguito di una lunga trattativa – le cui fonti sono in discordanza tra loro – investigatori palestinesi sono entrati all’interno del Palazzo Onu per svolgere alcune indagini sugli italiani e sulle loro armi.

Rilascio e rimpatrio dei Carabinieri italiani

Dopo alcune ore interminabili di controlli è stato confermato – secondo i media locali – che i cittadini italiani sono entrati a Gaza in missione ufficiale, essendo del nucleo scorte del consolato. 

In queste ultime ore si è parlato di rilascio per raggiungere Gerusalemme e  ipotesi nel rimpatrio in Italia per tutti e tre i militari italiani. La Farnesina ha smentito l’incontro tra l’ambasciatore italiano e Haniyeh – come riportato dal Jerusalem Post.

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