Yara Gambirasio, un nuovo documento che risalta alla luce. Ecco cosa è emerso da un documento di Massimo Bossetti
Un nuovo documento appare dagli ultimi atti del caso di Yara Gambirasio. La piccola giovane, all’epoca solo 13enne, è stata uccisa, secondo la Giustizia Italiana, da Massimo Bossetti.
La cassazione ha rivelato infatti la coincidenza tra il profilo catalogato dall’Ignoto 1” scoperto proprio sugli indumenti intimi della piccola Yara e quelle con il muratore Massimo Bossetti. Da ormai 6 anni, nonostante sia stato giudicato a tre gradi di giudizio, Bossetti continua a dichiararsi innocente. Ma qualcosa è risaltato all’occhio proprio all’esperta Evi Crotti in cui ha evidenziato e sottolineato alcuni aspetti contraddittori, all’interno della lettera inviata al News Mediaset Enrico Fedocci, da Massimo Bossetti.
L’analisi dell’esperta
“Caro Enrico, fai giungere a tutti la voce di un innocente condannato al carcere a vita senza MAI potersi difendere. Questa non è una cosa da paese civile. Io sono INNOCENTE e lo griderò finché avrò voce”
Da quello che si evince, secondo l’esperta dalla lettera emerge un notevole narcisismo, accompagnatorio da un atteggiamento ” accalappiante” Due modi di essere molto diversi, secondo l’esperta, l’uomo infatti, passa da sentimenti di freddezza razionale a quelli “sdolcinati” condizionando la parte emotiva-affettiva dell’interlocutore.
La stessa Crotti, in base alla scrittura e un attenta analisi della lettera di Bossetti, afferma che l’uomo può essere definito un personaggio indefinibile-contorto.
Massimo Bossetti colpevole, la prova il suo DNA
Secondo la corte di Cassazione, l’assassino della piccola Yara è proprio Massimo Bossetti. Non ci sono difese che tengano per l’uomo, come infatti confermano i giudici nella sentenza, ben 24 marcatori hanno confermato che l’assasino di Yara è prprio il muratore di Brembate.