Durante una diretta Facebook il Vice Premier Matteo Salvini risponde a tutti i cittadini interessati all’approvazione della legge sulla legittima difesa. Ecco Che cosa ha dichiarato.
Matteo Salvini, “La legittima difesa è un sacrosanto diritto dei cittadini per bene”
In queste ultime ore il VicePremier ha voluto rispondere con una diretta facebook a tanti cittadini i quali stanno chiedendo, quando il decreto riguardante la legittima difesa verrà approvato.
Matteo Salvini, rivela che tale decreto verrà approvato prossimamente, entro la fine del mese di Febbraio. Ecco la sua risposta giunta sui social:
“In molti mi state chiedendo quando il parlamento approverà la legge sulla legittima difesa, dopo anni di chiacchiere: entro febbraio.”
poi prosegue sottolineando, che l’approvazione del decreto è un diritto di tutti dai cittadini ai commercianti, dagli imprenditori agli agricoltori, che vivono onestamente, e fanno crescere in maniera positiva il nostro paese:
“L’obiettivo è che il sacrosanto diritto alla legittima difesa dei cittadini per bene, dei commercianti, degli imprenditori, degli agricoltori per bene sarà riconosciuto dalla legge italiana entro il mese di febbraio.”
poi conclude, con tono sarcastico:
“Il mestiere del rapinatore sarà un po’ più difficile e rischioso”
Francesco Minisci: “Il decreto sicurezza legittima l’omicidio”
Il decreto in questione non è stato lontano da polemiche, infatti la scorsa settimana nel corso della seduta della Commissione di Giustizia alla Camera il presidente dell’Associazione nazionale magistrati, Francesco Minisci, ha dichiarato in termini allarmistici:
“Ci sono norme nella riforma della legittima difesa che rischiano di legittimare condotte illecite gravi, anche l’omicidio”
Il Presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati segnala inoltre che l’approvazione del decreto determinerebbe il rischio di “profili di incostituzionalità” :
“Non si può abbandonare il principio di proporzionalità. E’ nota la nostra valutazione critica ad ogni riforma dell’istituto della legittima difesa, perché riteniamo sia già sufficientemente regolamentata nel nostro sistema e ogni intervento rischia distorsioni che fanno più danni di quelli che vorremmo evitare”.
poi conclude sottolineando che:
“E’ molto più complicata di quanto può far sembrare un titolo di giornale o uno slogan e ai cittadini dobbiamo dire le cose come stanno, dire i rischi che si corrono altrimenti non facciamo un buon servizio”.