Secondo Bankitalia l’Italia è a rischio recessione, mentre Conte è ottimista. Vediamo insieme i dettagli.
Bankitalia taglia le stime del Pil e comunica che ci sarà presto una recessione italiana da non sottovalutare, mentre il Governo conferma la fiducia nel futuro e ripresa.
Situazione e stime Pil
Secondo la Banca d’Italia il taglio della stima di crescita del Pil è inevitabile, dall’1% al 0,6%. La recessione tecnica sarebbe quindi alle porte a causa anche di un 2018 molto negativo, con chiusura al – 0,2%: non si ha ancora certezza di questo ultimo dato, infatti sarà l’Istat a confermare con un documento ufficiale.
Il Governo, alla base di quanto sostenuto dalla Banca d’italia fa sapere che le manovre e le riforme assicureranno al nostro Paese una ripresa notevole con crescita sostenuta.
La replica di Lugi di Maio
Il vice premier Luigi Di Maio contesta le nuove stime di cui sopra definendole “apocalittiche”, effettuate da un ente che non avrebbe sorvegliato al meglio le banche site in tutta Italia.
“Sono diversi anni che non ci prende con stime”
Queste le parole dure del vice premier che evidenzia di come l’Istituto, negli anni, abbia sempre lanciato stime non veritiere. Non solo, aggiunge anche che con il vecchio Governo si stimava al rialzo mentre con il nuovo si va al ribasso.
Un boccone amaro difficile da digerire per Di Maio, Salvini e Conte che a seguito del confronto con la UE avevano ipotizzato un boom economico con una crescita del Pil dell’1% come minimo. Nonostante tutto, Giuseppe Conte ha indetto l’apertura di un tavolo tecnico con le parti sociali anche se questo – per ora – non ha fermato l’organizzazione della protesta prevista per il 9 febbraio.