Gallarate, uomo in un evidente stato di agitazione, è stato portato al pronto soccorso, ma si getta dal quinto piano. I familiari impazziti
La tragedia si è conclusa a Gallarate, in provincia di Varese, dove un uomo in un evidente stato di agitazione, si è tolto la vita all’interno dell’ospedale.
L’uomo soffriva di una forte tossicodipendenza ed era ormai in cura da trent’anni al Sert. Il giovane è arrivato in ospedale accompagnato dai suoi familiari, accusando un malore e un forte stato di stress. Il personale medico gli ha assegnato in un primo momento un codice bianco, ma l’uomo non ha aspettato il suo turno, e poco dopo è sparito dalla sala d’attesa. L’uomo è salito al quinto piano dell’ospedale, gettandosi nel vuoto. Il pronto soccorso ha informato immediatamente i familiari, ma la reazione è stata incredibile. I familiari hanno aggredito, senza un motivo apparente, il personale medico, devastando le attrezzature del pronto soccorso. La situazione si è calmata solo con l’arrivo delle Forze dell’ordine.
L’incredibile morte del giovane
Ormai erano circa trent’anni che il giovane aveva forti problemi di tossicodipendenza. Stando alle prime ricostruzioni, l’uomo era stato portato d‘urgenza in Pronto Soccorso, ma era andato via, prima che i medici lo visitassero, aggredendo senza motivo un’infermiera con un pugno in pieno volto. Il corpo senza vita dell’uomo è stato portato in obitorio secondo richiesta della Procura di Busto Arsizio.
I familiari del giovane suicida, rischiano una denuncia per danneggiamento e irruzione di pubblico servizio ai danni della struttura ospedaliera e del personale medico.