Il mistero in merito alla morte di Sissy Trovato Mazza si infittisce sempre di più, alla luce del ritrovamento della sua ultima lettera.
Sissy Trovato Mazza, l’agente di 28 anni della Polizia Penitenziaria morta dopo due anni di coma a seguito di un colpo sparato alla testa. Un nuovo inquietante dettaglio riapre ipotesi e dubbi in merito alla vicenda.
L’ultima lettera di Sissy
Non si danno pace genitori e familiari di Sissy, l’agente della Polizia Penitenziaria che è rimasta in coma per due anni prima di morire. Una morte molto strana, etichettata come un suicidio che non ha mai convinto pienamente l’opinione pubblica.
In questi giorni il papà della ragazza ha deciso di fare un po’ di pulizia in camera e, guardando tra i cassetti, ha trovato una lettera indirizzata all’ex direttore del carcere – Gabriella Straffi. Nella stessa l’agente la informa di essere stata avvicinata da alcune detenute che le hanno confidato alcuni fatti accaduti in carcere.
La confessione di Sissy
I fatti di cui le detenute hanno riportato a Sissy, erano rivolti alle colleghe della stessa: ritenuti molto gravi e delicati, l’agente ha riferito prontamente al proprio ispettore.
Una lettera firmata che avrebbe dovuto essere una sua testimonianza al fine di denunciare molte violazioni e comportamenti non propriamente lineari con il proprio mestiere. Tanti i festini a base di droga preparati proprio all’interno del carcere di Giudecca, dove l’agente lavorava qualche tempo.
Il legale della Mazza – Fabio Anselmo – ha confermato l’esistenza di questo documento, ma non ha ancora certezza che lo stesso sia diventato oggetto di approfondimento dell’indagine in corso (contro ignoti per induzione al suicidio).