Elvio ha potuto riabbracciare i suoi cani in ospedale prima di lasciare questo mondo. Il suo ultimo desiderio è stato esaudito.
I cani in ospedale non sono concessi, ma per Elvio è stato fatto un piccolo strappo alla regola per rendere felici i suoi ultimi momenti.
Elvio e i suoi cani in ospedale
E’ accaduto all’ Azienda Usl di Imola dove un uomo anziano – Elvio – prima di morire aveva l’ultimo desiderio di poter abbracciare nuovamente i suoi cani Piero e Gilda.
Come definito dai medici, le regole sono molte e le procedure da rispettare non sempre possono essere sovvertite. In questo caso specifico però hanno pensato che “umanizzare l’ospedale” fosse doveroso perché si sa che gli animali fanno parte del nucleo familiare.
Elvio era ricoverato da tempo al reparto particolare Post Acuti del Santa Maria della Scaletta di Imola: i suoi familiari sono sempre stati accanto a lui, ma la sua mancanza nei confronti di Gilda e Piero era incolmabile.
La decisione dell’ospedale
In pochi lo sanno, ma esiste un protocollo particolare che consente la visita degli animali da compagnia ai pazienti di tutti gli ospedali. La figlia di Elvio non si è arresa ed ha presentato la documentazione necessaria alla Ausl, confermando il buon stato di salute dei due cani.
Una volta predisposta un’area protetta, accessibile solo da utenti che non sono pazienti, hanno dato conferma per l’incontro. Una vita, quella di Elvio, passata a lavorare si è sentito male travolto da un ictus che lo ha lasciato semi paralizzato.
L’anziano ha finalmente riabbracciato i suoi amici a quattro zampe, poco prima di lasciare questo mondo esaudendo il suo più grande desiderio. La figlia, saputo della nuova possibilità di poter avere i propri cani nella tomba o sepolti vicini, si sta informando in modo che – quando sarà – si possa fare anche questo.