Secondo il tabloid statunitense, New York Post, una giovane madre di 23 anni, ha rinchiuso suo figlio di sei mesi in soffitta legato su di un sediolino per auto. Ecco il motivo e le tragiche conseguenze del suo gesto “mostruoso”.
“Mostruoso” è il termine con il quale il giudice ha definito la vicenda raccontata dal New YorK Post, dove una giovane madre, Lovily Johnson, ha volontariamente rinchiuso in soffitta il suo bimbo di sei mesi, tra l’altro legandolo ad un sediolino da auto, per partire in viaggio con i suoi amici e divertirsi.
La Johnson ha lasciato il suo piccolo Noah per diversi giorni, senza ne acqua, ne cibo, in una soffitta esposto ad una temperatura di 30 gradi. Il tutto per partire potersi permettere di godere di giorni di spensieratezza senza il suo bambino, giorni durante i quali la giovane donna si sarebbe addirittura data al consumo di stupefacenti e alcoo, senza minimamente pensare al suo bambino e alle terribili conseguenze del suo gesto.
Lovily Johnson: “Condannata a 20 anni di reclusione”
Secondo il tabloid che ha reso noto l’infausto evento la donna, visto il bambino senza vita si sarebbe subito diretta in ospedale, in cui i medici non hanno potuto che constatarne il decesso. I medici hanno così denunciato il fatto alle autorità competenti, le quali hanno prontamente arrestato la donna. A distanza di qualche giorno dal suo arresto, il giudice che ha avuto il caso in incarico ha condannato la Johnson a 20 anni di reclusione, e ha affidato la sua figlia maggiore, di soli 4 anni ai servizi sociali.