Il piccolo Julen Rosello è deceduto con le braccine rivolte verso il cielo. E’ quanto emerge dall’autopsia fatta sul corpicino del bimbo spagnolo.
L’autopsia, guidata dall’Istituto di Medicina Legale di Malaga, se ha subito riscontrato inoltre che il piccolo è deceduto nella stessa giornata in cui è finito nel pozzo maledetto.
Infine, la cosa più inquietante è che il bambino è morto dopo aver battuto con molta violenza la testa.
I funerali di Julen Rosello sono stati celebrati al cimitero di El Palo nella giornata di domenica 27 gennaio 2019. . La sepoltura è avvenuta alle 13.30, preceduta da una cerimonia religiosa. Il piccolo riposerà vicino al fratellino.
Sempre secondo l’autopsia il suo corpo ha un «trauma cranio-encefalico importante», oltre a parecchie ferite.
Julen, è precipitato «in caduta libera per 71 metri» e su di lui sono cadute pietre e altri detriti. Il corpo è stato ritrovato con le braccia in alto, ha riferito il delegato del governo in Andalusia Rodriguez Gomez de Celis
«Siamo stati qui tutta la notte. E’ stato molto difficile. Ma siamo molto grati a tutti i nostri vicini di El Palo. Ci sono stati vicini per tutto questo tempo. E’ incredibile quante brave persone ci siano qui» .
Queste parole, pronunciate da un cugino della madre di Julen durante il funerale.
«Non c’erano mai state così tante persone qui», ha riferito una persona presente, alle esequie del piccolo Julen.