Matteo Salvini sul “Caso Diciotti” scrive al Corriere della Sera per difendere sé stesso e la sua idea.
Una lunga lettera quella di Matteo Salvini al Corriere della Sera per il “Caso Diciotti” e la questione immigrati. Vediamo insieme i dettagli.
Il Caso Diciotti
Il vice premier Matteo Salvini ha voluto difendersi, in questi giorni dove tutti sembrano essere contro di lui sulla questione dei migranti. Ha scritto così una lettera al Corriere della Sera per chiarire ed evidenziare quanto realmente deciso e svolto.
Per capire bene la situazione, dobbiamo fare un piccolo passo indietro: il vice premier è stato accusato di sequestro di persona e abuso di ufficio per non aver fatto sbarcare i 190 migranti – lo scorso agosto – all’interno della nave militare italiana sita nel Porto di Catania.
Quando un ministro viene accusato, la Costituzione detta che è il Tribunale dei Ministri a dover procedere. Detto fatto, infatti il Tribunale dei Ministri di Palermo ha chiesto l’autorizzazione al Senato per procedere e processare Salvini.
La lettera di Matteo Salvini
Ma Matteo Salvini non ci sta e scrive una lettera per evidenziare quelli che sono fatti e diritti:
“CHIEDO AL SENATO DI NEGARE L’AUTORIZZAZIONE A PROCEDERE NEI MIEI CONFRONTI”
Pur avendo detto più volte di essere pronto ad un processo, il ministro degli Interni evidenzia che la sua decisione nel non fare sbarcare gli immigrati è consentito dal suo ruolo. Per questi e altri motivi, i paragoni sono impropri – come dichiara Salvini – come da vari articoli della Costituzione.
E’ quindi chiaro che Matteo Salvini non intenda farsi Processare per una vicenda che è stata eseguita in maniera corretta.