Ridotta la pena ad Antonio Ciontoli, accusato dell’omicidio di Marco Vannini. Una vicenda che sembra non finire mai.
Sembra surreale, ma il caso di Marco Vannini sembra proprio non trovare una soluzione e un riscontro positivo. Vediamo cosa è accaduto.
L’omicidio di Marco Vannini
Marco Vannini era il giovane ragazzo che in quella maledetta sera del 18 maggio 2015, si trovava a casa della fidanzata, quando – per motivi che ancora oggi sono oscuri a tutti – viene colpito da un colpo di pistola e lasciato morire dentro una vasca da bagno.
Il programma di Rai Tre “Chi l’ha Visto” si è occupato più volte di questo caso, non solo per cercare di comprendere cosa fosse successo durante quella giornata ma anche per dar spazio ad una madre che desidera solo la verità. Marco era solito passare molto tempo con la famiglia della fidanzata, tanto che sembrava fossero tutti molto uniti.
Il Procuratore Generale, dopo aver sentito le varie testimonianze contraddittorie tra loro, aveva deciso per condannare l‘intera famiglia Ciontoli in quanto chi colpevole e chi complice di questa tragedia.
Il 18 aprile 2018 c’è stato il Processo di Primo Grado con la condanna di 21 anni di carcere per il capofamiglia Antonio Ciontoli, come disposto dal PM D’Amore. Per la moglie e i due figli c’è stata una condanna a 3 anni di carcere, mentre per la fidanzata del figlio – Viola Giorgini – c’è stata l’assoluzione della pena per l’accusa di omissione di soccorso.
Riduzione della pena in appello
Nella giornata di ieri però le cose sono cambiate, infatti la Corte D’Assise d’Appello ha ridotto la pena di Antonio Ciontoli a cinque anni, confermando i tre anni per la moglie e i due figli.
La famiglia Vannini non ha accolto molto bene la notizia, mentre era presente in aula, reagendo con urla e ira non inaspettata:
“vergogna…vergogna… venduti è uno schifo!”
Il Presidente Andrea Calabria ha fatto uscire i familiari e gli amici di Marco Vannini, alzando i toni ed evidenziando che avrebbero potuto rischiare un’accusa per interruzione del pubblico servizio.
Il padre della vittima, notevolmente scosso, ha dichiarato:
“la vita di marco può valere solo cinque anni?dove sta la legge?”
I familiari della vittima sono sicuri di voler andare avanti, sino a quando giustizia non verrà fatta in memoria di Marco.