E’ partito ieri il sito ufficiale del Reddito di Cittadinanza, ma non mancano gli attacchi della Confindustria contro Luigi Di Maio
Una partenza gloriosa quella di ieri del vice premier che ha presentato il nuovo sito web relativo al Reddito di Cittadinanza. La Confindustria e le Regioni sollevano però un polverone in merito alla ricerca di lavoro giovanile.
La contestazione di Confindustria
La Confindustria, al giorno del via del sito del Reddito, lancia l’allarme attraverso la sua audizione al Senato dichiarando che questo strumento potrebbe portare i giovani in un rallentamento nella ricerca del lavoro e delle loro aspirazioni future.
Pierangelo Albini – Direttore aerea lavoro e Welfare di Confindustria – ha dichiarato che il sussidio mensile rilasciato dal Reddito agli aventi diritto possa muovere poche persone alla ricerca di lavoro, invece di incentivare l’offerta e mandare avanti il Paese.
Tutto questo tradotto in due aspetti fondamentali:
“da una parte il beneficio economico e dall’altra il meccanismo di scelta”
Una preoccupazione lanciata al Ministro del Lavoro Luigi Di Maio, che la stessa Confindustria invita alla riflessione.
Critiche e dubbi delle Regioni
Le Regioni, invece, temono il discorso dei tutor che dovrebbero essere assunti per aiutare a smaltire domanda/offerta nonché chiarire i dubbi su quelle che sono tutte le incertezze in merito alla richiesta o aventi diritto. Cristina Grieco – coordinatore degli assessori al Lavoro – sottolinea che ci potrebbe essere una sovrapposizione nel profilo e nell‘operato di questi navigator.
Rete Imprese non è da meno e indica di come il Reddito potrebbe essere rischioso, innescando processi virtuosi nella ricerca di un’occupazione seria e stabile.
Il vice premier, nella giornata di ieri, ha illustrato il funzionamento del sito web dedicato ma non ha ancora replicato agli allarmismi di cui sopra.