Desirée Mariottini svolta nel suo omicidio, in arresto l’amica pusher che le ha venduto la droga prima della sua morte
Una storia tragica quella legata all’omicidio di Desirée Mariottini, prima stuprata e poi uccisa in uno stabile abbandonato di San Lorenzo.
La svolta nella vicenda
Desireé Mariottini è morta nella notte del 19 ottobre dopo aver assunto una dose di droga, per poi essere violentata e tragicamente uccisa. Una svolta nelle indagini ha fatto scattare le manette per Antonella Fauntleroy – ragazza di 21 anni – accusata di essere la pusher della vittima e di essere stata l’ultima a vederla prima della morte.
Secondo le testimonianze e le informazioni trapelate in queste ore, l’amica avrebbe venduto alla vittima sostanze stupefacenti in maniera continuativa pur essendo una minorenne.
Nella giornata di ieri, gli agenti della Polizia della Squadra Mobile – coordinati dal Gruppo Antiviolenza – hanno arrestato la ragazza di 21 anni portandola al carcere di Rebibbia.
La perquisizione e l’epilogo
La Polizia ha effettuato una perquisizione a tutta la struttura utilizzata per la vendita della droga – Via dei Lucani 22 – trovandoci metadone e psicofarmaci, successivamente sequestrati.
Per arrivare sino alla fonte, ovvero Antonella, sono state svolte molte indagini e sono state preziose le testimonianze di alcune persone: le stesse hanno evidenziato che la pusher rendeva facile la vita di Desirée procurandole droga ogni volta che ne necessitava.
Nonostante fosse minorenne e alcune persone hanno consigliato ad Antonella di lasciar perdere, la stessa ha continuato nella sua vendita sino a quella tragica notte. Ricordiamo infatti, che dagli esami svolti sul cadavere della povera ragazza è stata trovata un’intossicazione di stupefacenti e psicofarmaci.
Le indagini vanno avanti anche per escludere una possibile complicità della ragazza nell’omicidio della vittima.