Gli inquietanti nuovi dettagli sull’omicidio di Marco Vannini, gettano mamma Marina nella disperazione
Dopo le clamorose rivelazioni della vicina di casa dei Ciontoli, mamma Marina è disperata nel ripensare quanto successo la notte dell‘omicidio di Marco Vannini, come riportato in un’intervista esclusiva di Giuliana Olzai per il quotidiano La Provincia di Civitavecchia.
Le rivelazioni della vicina di casa
Durante uno dei servizi de Le Iene sono stati intervistati i vicini di casa di Antonio Ciontoli – come riportato nel dettaglio in questo nostro articolo – mai sentiti dagli inquirenti.
Dettagli sconvolgenti che hanno fatto ripercorrere a tutti la tragica notte quando Marco è stato lasciato morire, dopo essere stato colpito da una pallottola presumibilmente sparata da Antonio Ciontoli. Doveroso il condizionale, pensando che in quella notte sembra proprio che il capofamiglia non fosse in casa e ci sia stata una forte litigata con la fidanzata Martina.
Il tutto è avvolto dal mistero, ma è chiaro che Marco – dopo aver ricevuto il colpo – ha cominciato ad urlare:
“scusami martina, perdonami”
Per poi continuare con urla strazianti e la continua richiesta della mamma e di aiuto.
La disperazione di Marina
Dopo aver ascoltato il servizio de Le Iene, Marina Vannini è disperata:
“non ho dormito tutta la notte , sono stata malissimo. sapere che marco mi cercava mi distrugge”
Evidenzia Marina tra le lacrime, disperata perché in qualche modo avrebbe potuto sicuramente salvarlo da tutto quello che è accaduto.
La testimonianza della vicina di casa tuona in casa Vannini, gettando papà Valerio e mamma Marina nel dubbio:
“è uscita all’improvviso, con tutti gli appelli che ho fatto? poteva chiamarmi”
Ha continuato Marina, sottolineando il fatto che la vicina di casa avrebbe potuto dare testimonianza anche privata – senza aspettare di andare in televisione. La donna capisce anche che la vicina di casa si sentiva intimorita dai Ciontoli, per questo motivo rimasta nel dubbio per tanto tempo:
“sentire però che mio figlio urlava come se stessero squarciando un maiale, è troppo per me”
Chiede inoltre che le indagini – alla luce di quanto emerso – possano iniziare dal principio sentendo tutti i vicini di casa e cercando di trovare la sola verità.