La drammatica verità su quella “maledetta sera” di quando la madre della piccola di 22 mesi brutalmente percossa dal compagno, riceve la tragica telefonata. Gelo in diretta per lo choccante racconto dell’amica di Sara. Ecco che cosa ha raccontato in diretta.
Oggi, a Pomeriggio 5, l’intervista in diretta all’amica di Sara, Sabrina, la quale ha ricostruito la choccante verità su quella “maledetta sera”, quando la madre della piccola di 22 mesi, ha ricevuto la drammatica telefonata da parte del compagno. Da li la donna racconta del disperato viaggio per raggiungere la bambina, poi la drammatica corsa all’Ospedale di Gensano, chiuso.
“Era cambiata, perdeva i capelli”, il racconto choc sulla primogenita di Sara
Prima di passare alla ricostruzione di quella maledetta sera, l’amica di Sara, la Sign.ra Sabrina, ha raccontato qualche dettaglio della sua relazione con Sara e le sue figlie, in particolare, la donna ha parlato della primogenita di 5 anni. La donna ha rivelato di non averla più vista tanto spesso dal trasferimento da Pavona a Gensano, e che questa era apparsa radicalmente cambiata, aveva perso la sua vivacità , mostrandosi triste:
“Dicevo a Sara che la vedevo strana a questa bambina, non è più il suo carattere, la vedo triste”
Ma la madre Sara, ha sempre giustificato questo cambiamento, con i cambiamenti che avevano coinvolto lei e la sua famiglia negli ultimi tempi, tra cui il trasferimento in una nuova casa, l’aver perso le amicizie a scuola.
“Non avrei mai potuto immaginare una cosa del genere, lei mi diceva che andava sempre tutto bene, dato che parlavo spesso con lei al telefono […] La bambina perdeva i capelli, aveva pochi capelli”
La bambina dunque stava subendo, un forte stress, dovuto alla presenza del compagno della madre, il quale si ipotizza che prima di quella sera abbia comunque inferto violenza verso Sara e le piccole, le quali subivano passivamente quelli che Sara ha definito “raptus” di rabbia di Federico.
La ricostruzione di quella sera maledetta, “Aveva perso i sensi, non respirava”
Dopo la donna, ha raccontato di quella drammatica sera, di quella telefonata dopo cui è iniziata la corsa verso Gensano per soccorrere la piccola, che a detta del compagno dopo aver vomitato aveva perso i sensi, e non respirava più:
“Arriviamo li ed esce questa persona. Neanche persona posso chiamarla. Esce con la bambina in braccio che sembrava un bambolotto, sembrava morta”
Attimi di panico e agitazione, in quanto la bambina non reagiva in alcun modo. Sabrina racconta di aver Chiamato ben due volte i soccorsi, ambulanza che non è mai arrivata.
Poi la corsa all’ospedale di Gensano, trovato irrimediabilmente Chiuso. Dopo urla di disperazione, la vigilanza chiama la polizia, che vedendo la drammatica scena, scorta le donne con la piccola in ospedale ai Castelli Romani.
Arrivate in ospedale, la drammatica verità, sulle condizioni della piccola, la quale era stata ridotta in quelle condizioni a causa delle percosse. Attualmente la prognosi è stata sciolta ed è fuori pericolo.