Una nuova rivelazione sul caso dell’omicidio di Marco Vannini che va ad aggiungersi alle altre tristi novità sulla questione
In un’intervista rilasciata al Messaggero, il generale Garofano dona elementi molto importanti sul caso dell’omicidio di Marco Vannini che hanno lasciato un po’ tutti perplessi.
Le novità sul caso
Marco Vannini è il ragazzo che nessuno di noi potrà mai dimenticare, lasciato morire dentro la vasca da bagno a casa dei genitori della fidanzata Martina Ciontoli.
Come è oramai risaputo il padre di Martina è in carcere ma all’ultimo appello, la pena è stata abbassata da 11 a 5 anni – facendo insorgere mamma Marina e tutti i familiari.
Oltre a questo, si aggiunge anche la testimonianza tardiva dei vicini di casa grazie ad un servizio esclusivo de Le Iene dove emergono dettagli inquietanti. Sembra infatti che proprio la vicina di casa dei Ciontoli abbia sentito il rumore dello sparo – anche se non era chiaro cosa fosse – per poi sentire Marco urlare:
“scusami martina, perdonami”
Andando avanti con urla strazianti cercando la sua mamma, che in quel momento non sapeva nulla – come da dettaglio rilasciato in questa intervista.
La negazione del sopralluogo
A tutto questo, si deve aggiungere ancora un tassello come annunciato dal Generale Garofano, grazie ad un’intervista rilasciata al Messaggero:
“Nel corso delle indagini preliminari, non ci hanno consentito di entrare in casa ciontoli”
Evidenziando che sono potuti entrare solo i consulenti della difesa, dovendosi quindi basare solamente
“su un fascicolo fotografico della polizia giudiziaria preparato velocemente”
Confermando che la casa dove è avvenuto l’omicidio non è stata messa sotto sequestro e i rilievi superficiali sono durati sono 6 ore.