Lutto nel mondo dell’editoria, muore Alberto Rizzoli

L’editoria piange Alberto Rizzoli, nipote del fondatore, morto suicida nella sua tenuta in provincia di Pavia

Lutto nel mondo dell'editoria: muore Alberto Rizzoli
Alberto Rizzoli

Un addio inaspettato quello di Alberto Rizzoli che ha deciso di togliersi la vita a 74 anni – senza un valido motivo. Una vita interessante e un epilogo misterioso.

Chi era Alberto Rizzoli

Figlio di Andrea Rizzoli e Lucia Solmi, la sua carriera professionale inizia sin da subito all’età di 19 anni divenendo amministratore delegato nel 1974.

Fa un salto nel 1980 fondando una casa editrice  – Quadratum  che ha lanciato riviste di successo come La Cucina Italiana. Viene arrestato nel 1983 dopo che la RCS entra in amministrazione controllata, ritrovando la libertà dopo 21 giorni grazie al proscioglimento in istruttoria.

Una vita tranquilla legata al successo dell’attività editrice Rizzoli, primo gruppo editoriale italiano degli anni sessanta e, ancora oggi, un mostro sacro del panorama in questione.

Una volta lasciata alle spalle l’attività imprenditoriale, la sua vita era improntata sulla gestione di un’attività agricola alle porte di Milano.

Il triste epilogo

Un epilogo inaspettato e senza alcuna motivazione, così Alberto Rizzoli si è suicidato con un colpo di pistola alla nuca all’interno di una tenuta in provincia di Pavia.

Secondo le indiscrezioni, dopo essere stato trovato da un guardiacaccia, viene trasportato d’urgenza al Pronto Soccorso del Policlinico San Matteo di Pavia ma purtroppo per lui non c’è stato più nulla da fare.

Per quanto riguarda il gesto, non ci sono spiegazioni e nessun familiare riesce a comprendere il perché – non avendo dato segni nei giorni precedenti e tanto meno un biglietto prima di lasciare questo mondo.

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