Matteo Salvini sarà a fianco del papà di Stefano, morto nella tragedia di Rigopiano, processato per aver portato un fiore in ricordo del figlio
Alessio Feniello, papà di Stefano, che si è ritrovato senza un figlio per la tragedia di Rigopiano oggi verrà processato per aver violato i sigilli per portare un fiore come ricordo.
Il processo a Alessio Feniello
Era il 18 gennaio 2017 quando la valanga sommerse l’Hotel di Rigopiano cambiando la vita di tantissime persone. Una tragedia che si sarebbe potuta evitare con la perdita di 29 vite e la rovina di altre.
Alessio Feniello ha perso suo figlio Stefano di 28 anni e da quel giorno non si è mai dato pace, per la modalità e per la questione irrisolta. Il 21 maggio viola i sigilli intorno all’aerea dove si è consumata la tragedia, per appoggiare un mazzo di fiori in ricordo del suo ragazzo scomparso – ma quel gesto gli è costato molto caro.
Come sappiamo, l’uomo è stato multato con una somma pari a 4.550 euro per aver violato il divieto. Feniello decide di non pagare quella cifra, rifiutandosi per una questione di principio ed è in quel momento che il gip del Tribunale di Pescara dispone giudizio immediato a seguito dell’opposizione dell’uomo al decreto di condanna.
Il processo è stato definito per il prossimo 26 settembre 2019 ed è lo stesso Alessio a confermarlo su Facebook:
“ho sempre sostenuto che l’avrei affrontato”
Le parole di Matteo Salvini
Il vice premier Matteo Salvini non ha accettato questa notizia e, una volta venuto a sapere del processo ha commentato prontamente:
“pazzesco andrò al processo con lui”
Faniello, all’Adnkronos, ha commentato quanto esternato dal vice premier:
“se un ministro dell’interno si schiera dalla mia parte vuol dire che vede questa condanna come un’ingiustizia”