Una serata emozionante quella degli Oscar 2019, con un tripudio di statuette e qualche delusione inaspettata. Vediamo tutto quello che è successo
La notte degli Oscar 2019 – la più attesa dell’anno – ha appena spento i suoi riflettori, lasciandosi alle spalle premiazioni doverose e qualche dimenticanza che non ha fatto piacere ai più esperti.
La notte degli Oscar 2019
Una notte con tante aspettative che sono state premiate mentre alcune ferite, come le mancante candidature, rimbombano ancora nella testa dei protagonisti.
Tutto inizia con le note di “We will rock you” dei Queen, dove tutti gli attori in sala si fanno prendere dal ritmo con battito di mani e piedi a tempo di una canzone evergreen. Adam Lambert e i Queen aprono così la notte degli Oscar continuando con “We are the Champion” che ha emozionato e dato vita ad un inizio spettacolo diverso dal solito e molto coinvolgente.
Un’altra curiosità della cerimonia è stata la mancanza di un conduttore, voluta appositamente così per eliminare critiche e altri rumors come per la passata edizione. Nessun monologo o contenuti obbligatori, ma un terzetto d’eccezione formato da Tina Fey – Amy Poeher e Maya Rudolph con una piccola discussione in merito alle polemiche emerse alla vigilia della premiazione.
Una notte snella, divertente e piena di colpi di scena memorabili.
Uno tra tutti la standing ovation per l’attrice e cantante Barbara Streisand e il duetto tanto atteso di Lady Gaga e Bradley Cooper.
Vincitori e vinti
Boheminan Rhapsody ha vinto quattro Oscar con il trionfo del bravissimo attore Rami Malek nel suo difficile ruolo di Freddy Mercury:
“non ero la scelta ovvia ma ha funzionato bene”
Premio per la migliore attrice Oliva Colman che ha lasciato a bocca asciutta Glenn Close – l’unica senza un Oscar nonostante le sue sette nomination. Lady Gaga ha trionfato non solo sul palco ma anche come miglior canzone in “A Star is born” film campione di incassi diretto da Bradley Cooper.
Statuetta per la migliore attrice protagonista a Regina King per “Se la strada potesse parlare” tratto dal celebre romanzo di James Baldwin. Migliore attore non protagonista del film è l’afro americano Mahera Ali con aggiunta di statuetta anche per la miglior sceneggiatura originale.
Ma anche per Spike Lee è stata una notte da ricordare, dopo circa quarant’anni di lungo lavoro – nella notte ha visto arrivare il suo primo Oscar per la sceneggiatura di “BlacKkKlansman”. Non poteva mancare l’Oscar per la scenografia andato ai supereroi della Marvel e ad Alfonso Cuaròn per fotografia, film straniero e regia.