Michael Jackson, Re del Pop, viene accusato nuovamente di pedofilia dopo la sua morte e la Bbc lo condanna a modo suo
Il cantante pop Michael Jackson non ha pace nemmeno dopo la sua morte, visto che sono emerse nuove accuse di pedofilia e la Bbc ha deciso di “punirlo” senza che lo stesso si possa difendere.
Le nuove accuse
E’ andato in onda un documentario “Leaving Neverland” e i due protagonisti – James Safechuck e Wade Robson” hanno voluto raccontare la loro verità sul Re del Pop. Secondo questi due ragazzi, come raccontato all’interno del documentario che è andato in onda sulle maggiori emittenti britanniche, la vita a Neverland non era così bella come sembrava.
Secondo il racconto, oggi hanno 36 anni, il cantante ha abusato di loro per molto tempo:
“era un maestro della manipolazione. adescava bambini e famiglie per poi approfittare della fiducia”
Evidenziando di aver imparato molte pratiche sessuali, costretti ad avere rapporti fra di loro e con il cantante stesso. Un’accusa che fa tornare alla mente quella di tanti anni fa, quando Jackson si trovò ad affrontare un caos mediatico molto più grande di lui, per le accuse di pedofilia e abusi sessuali.
La decisione della Bbc
La Bbc Radio 2 ha preso una decisione in merito alla musica del Re del Pop, “condannandolo” senza che lui possa parlare o difendersi in merito a questa tremenda vicenda. I vertici hanno così deciso di eliminare la musica di Michael Jackson dal loro palinsesto:
“dobbiamo tenere conto del pubblico e del contesto”
Facendo così un vuoto intorno alla grande eredità che il cantante ha lasciato, insieme al vuoto per i suoi fan. Ci saranno altre emittenti che faranno la stessa cosa?