Sembrava proprio che l’omicidio di Desirée fosse stato in qualche modo risolto, se non fosse per la macabra scoperta da parte dei suoi genitori davanti a casa
L’omicidio Desirée sembra essere nuovamente avvolto nell’ombra a causa anche di ciò che è accaduto ai genitori poche settimane fa, ma rivelato solamente nella serata di ieri
L’omicidio Desiréè
Uno di quei casi di cronaca che difficilmente si dimenticano e si riescono a comprendere, vista a dinamica e la inopportuna svolta nel caso. Desirée Piovanelli è stata uccisa a 14 anni, il 28 settembre 2002 all’interno di una cascina a Emengarda di Leno – Brescia.
Nicola Bertocchi – un suo coetaneo – l’aveva aggirata e attirata con l’inganno in quella cascina – a soli 300 metri da casa – per farle vedere la cucciolata composta da 3 gattini. Ma quello che trovò la ragazza non furono dei cuccioli ma altri due coetanei e un adulto.
L’obiettivo dei ragazzi era divertirsi, violentarla e poi ucciderla – tutte persone che Desirée conosceva bene – sin da bambina si sono rivelati i mostri del suo destino.
La macabra scoperta
Il nuovo risvolto è accaduto poche settimane fa, anche se notizia è trapelata in queste ore: i genitori della povera ragazza hanno trovato davanti a casa, un fantoccio con un teschio impiccato alla cancellata.
Un duro avvertimento che ha allertato i due coniugi, denunciando il fatto ai Carabinieri e alla Procura di Brescia che hanno reputato tale gesto come intimidatorio.
Non è un caso infatti, in quanto Maurizio Piovanelli ha chiesto che venissero riaperte le indagini sull’omicidio della figlia – con la convinzione che il mandante abbia a che fare con la pedofilia.
Fino adesso, per il delitto sono stati condannati i tre all’epoca minorenni che hanno scontato la pena e l’adulto del gruppo – Giovanni Erra – ancora in carcere in attesa di conferma per la revisione del processo.