Tragedia in Sicilia per una ragazza di 15 anni che viene violentata per punizione dal padre. Ecco cosa è successo
Francesca a soli 15 anni è una ragazza stuprata dal padre, con la complicità della madre, solo per punizione di una condizione che loro non avrebbero mai accettato.
La violenza contro Francesca
Francesca aveva solo 15 anni quando ha iniziato a scoprire l’amore, un sentimento differente da alcuni suoi compagni di scuola che cercava di tenere nascosto.
Ma i genitori non hanno resistito a controllare quel cellulare e leggere tutti gli sms che la ragazza di cui si era innamorata, le inviava confermando il suo amore reciproco. Dopo aver visto tutto questo, la andarono a prendere a scuola e la riempirono di botte esordendo con:
“meglio una figlia morta che lesbica”
In quel momento la madre uscì di casa indignata e il padre pensò di dargli un’altra lezione, molto più drammatica:
“tu queste cose devi guardare, non le donne”
Violentandola e umiliandola senza alcuna pietà. Dopo aver fatto questo, prese il suo cellulare e mandò i messaggi alle sue amiche:
“b****na, lascia stare mia figlia”
Distruggendo l’apparecchio in mille pezzi.
La denuncia
Il racconto di Francesca, come si evince su Repubblica, vuole essere una denuncia della stessa che oggi ha 23 anni e vive in una comunità protetta. Evidenzia che appena diventata maggiorenne, di fronte all’ennesimo abuso è scappata di casa e ha denunciato tutto alla Polizia raccontando loro i minimi dettagli. Il paese, ai tempi, si era schierato con i genitori della ragazza – aiutandoli nel ritrovamento ogni qual volta lei decideva di scappare.
La ragazza si è costituita parte civile contro quei genitori che l’hanno violentata e maltrattata, sotto processo a Termini Imerese con l’accusa di violenza sessuale – atti persecutori e maltrattamento.