Tutto il mondo si sta chiedendo quale sarà mai il nome del Royal Baby, il piccolo figlio di Harry e Meghan. A quanto pare, i due hanno già le idee ben chiare
Meghan Markle e Harry presto diventeranno genitori e tutti si stanno chiedendo quale sarà mai il nome che i due sceglieranno per il loro primo pargoletto. E’ un continuo susseguirsi di notizie e voci di gossip sulla coppia reale.
I gossip sulla famiglia reale: Harry e Meghan vicini al divorzio?
Ormai sulla Royale si dice di tutto. Merghan Markle e Harry si separeranno? Si è parlato persino di un divorzio imminente voluto dalla stessa Regina Elisabetta, che non vedrebbe in buona luce l’americana.
Meghan e Harry, vedranno ma non c’è ancora la data precisa. Tra le ricerche internet più effettuate riguardo la famiglia reale, c’è sicuramente la scelta di nel nome del pargoletto che arricchirà la famiglia dopo George, Louis e Charlotte. Secondo i bookmakers britannici, il nome più quotato in caso di sesso femminile è Diana. Un bellissimo omaggio alla mamma dei due fratelli reali che hanno perso la loro mamma troppo presto.
I nomi più probabili per il Royal Baby
Non è una scelta facile quella del nome, ma una donna con il nome di Diana sarebbe il sogno di tutti gli inglesi che non hanno mai smesso di amarla. Solo poche ore fa, si è tornato a parlare del degrado e dello stato di abbandono in cui versa la sua tomba.
Ma Meghan Markle sarà d’accordo? Diana è quindi l’ipotesi più accreditata dai tabloid: il nome Diana è infatti quotato 10 a 1, seguito da Alice, con 12 a 1.
Se il royal baby fosse un maschietto
C’è da dire però che il nome della principessa del Galles, è stato utilizzato già per la piccola figlia di Kate e William, Charlotte, il cui nome per esteso è Charlotte Elizabeth Diana.
Ma se si trattasse di un maschietto? Il nome più gettonato in quel caso è Arthur, favorito su tutti con la quota di 12 a 1. Inseguono a pari merito Edward e James, entrambi quotati 16 a 1. Insomma, il piccolo avrà sicuramente un bellissimo nome con una storia lunghissima alle spalle.
