I Carabinieri vanno avanti per capire cosa sia successo e cosa abbia scatenato l’incendio di rifiuti a Perugia. Ma nel mentre arrivano i primi obblighi per i residenti
Un incendio che si è sviluppato questa mattina alle 5 e che porta i primi danni alla comunità e ai divieti da parte del Sindaco. Ma cosa è successo?
La vicenda
Questa mattina alle ore 5 è esploso un incendio di grosse proporzioni a Ponte San Giovanni in provincia di Perugia, all’interno della Biondi Recuperi Ecologia che tratta principalmente materiali come plastica, carta e imballaggi di vario genere.
Un denso fumo nero e l‘immediato soccorso da parte dei Vigili del Fuoco che hanno spento l’incendio dopo ore di tentativi. Il Sindaco di Perugia ha emesso un’ordinanza urgente che impone di sottostare a determinate regole per il bene dei cittadini.
Le indagini e divieti
Una colonna di fumo nera ha fatto preoccupare molto i residenti della zone, con un raggio di 3 chilometri dal capannone andato a fuoco. La stessa si è diretta verso il centro abitato di Perugia – direzione nord est – e persiste l’odore acre che si è sviluppato nell’aria. Il Sindaco ha disposto la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado e il divieto nel consumo di prodotti alimentari coltivati in terre della zona.
Il consiglio eventuale è quello di strofinare bene la superficie oppure rimuovere – ove possibile – la buccia. Evitare il consumo soprattutto per i bambini, donne in stato di gravidanza e allattamento. Non solo, il Sindaco chiede di tenere le finestre di casa chiuse con altro divieto per l’uso di foraggi e cereali destinati agli animali.
I Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico stanno continuando le indagini e le rilevazioni per comprendere la causa che ha scatenato l’incendio, anche se viene escluso ogni tentativo doloso – in attesa di ascoltare anche alcuni testimoni della vicenda.