A sette anni dalla scomparsa di Roberta Ragusa, viene fissata la data in Cassazione per scoprire la sorte del marito Antonio Logli
Roberta Ragusa è oramai sparita da tanti anni, ma l’accusa viene rivolta al marito Antonio Logli che presto potrà conoscere la sua sorte con il ricorso in Cassazione.
La scomparsa della Ragusa
Nella notte tra il 12 e 13 gennaio 2012 la moglie di Logli scompare nel nulla, con una prima versione di fuga in pigiama senza che nessuno la potesse vedere o seguire.
Il 21 marzo avrebbe compiuto 45 anni e oggi, ancora, non si sa quello che sia realmente accaduto alla donna che non ha lasciato tracce dietro di se. Le ricerche si concentrarono sulla zona per tanti mesi, alcuni testimoni rilasciarono le loro dichiarazioni e le attenzioni si rivolsero al marito della vittima.
Logli è stato interrogato e intercettato in più occasioni tanto da arrivare alla scoperta di un’amante – ovvero la segretaria dell’autoscuola che dirigeva insieme alla moglie. Questa donna che ha “preso il posto ” di Roberta sia in casa e sia nella vita dei figli, andando avanti come se non fosse mai accaduto nulla.
La data in Cassazione
Secondo l’accusa Antonio Logli avrebbe ucciso la moglie e come movente ci sarebbe proprio la scoperta, da parte della stessa, dell’amante del marito. Condannato a venti anni per omicidio e occultamento di cadavere con rito abbreviato, la sentenza era stata confermata anche in Appello.
Il 10 luglio è stato fissato il ricorso in Cassazione dove si scoprirà la sorte di Logli. In caso di conferma l’uomo andrà in carcere mentre – al contrario – dovrà essere celebrato un nuovo processo in appello.
Nonostante tutto i dubbi restano e il corpo della donna non è mai stato ritrovato, tanto che nessuno riesce a darsi pace sulla sua sorte e le domande resteranno ancora senza una risposta.