Sono due i collaboratori che hanno denunciato il regista per violenza sessuale nei confronti di cinque donne aspiranti attrici
Il regista romano di 69 anni avrebbe abusato di cinque ragazze raggirandole in maniera professionale e facendole cadere nella sua trappola. Cosa è successo?
La vicenda
Pino Flamini, regista di Roma 69 anni, durante lo svolgimento dei provini per un ipotetico film avrebbe violentato cinque aspiranti attrici. La scusa utilizzata dall’uomo era rivolta sul piano professionale: da quello che si evince dalle prime indiscrezioni, il regista inscenava – per far vedere la scena – uno stupro per poi commettere veramente il crimine.
Gli episodi si sono compiuti in maniera ripetitiva dal 2011 sino al 2018, anche su tre ragazze allora minorenni. Sono stati i collaboratori dell’uomo a presentare denuncia ai Carabinieri per porre fine a questa messa in scena ai danni di molte giovani donne.
L’accusa e l’arresto
I Carabinieri della Compagnia San Pietro hanno arrestato l’uomo con l’accusa di violenza sessuale aggravata e continuativa ai danni di giovani donne presso l’Accademia di recitazione – in zona Aurelia – dove il regista è anche presidente.
L’uomo è ai domiciliari in attesa di conoscere la sua sorte in merito alle violenze contro donne maggiorenni e minorenni. L’indagine è stata svolta dai Carabinieri della Compagnia San Pietro con il coordinamento del Gruppo reati contro le vittime vulnerabili. Bisogna dire grazie alle testimonianze delle vittime e a tutto il materiale sequestrato: nonostante alcuni file fossero stati cancellati dall’hard disk gli agenti sono riusciti a recuperarli ricostruendo così tutti i passaggi.
L’uomo infatti si è sempre presentato come noto regista e prometteva alle ragazze una luminosa carriera nel mondo cinematografico.