Tutti vogliono riportare a casa Daniele Nardi e Tom Ballard, ma l’unico che forse può farlo è l’alpinista Simone Moro che potrebbe affrontare quella montagna senza paura
Simone Moro alpinista e amico di Daniele Nardi ha spiegato come potrebbe recuperare i corpi e riportarli a casa, senza aspettare che neve e ghiaccio li sommergano per sempre.
I corpi di Nardi e Ballard
Nardi e Ballard sono partiti con l’intento di conquistare una delle vette più impervie del mondo, ovvero il Nanga Parbat ma il loro destino è stato segnato dallo sperone Mummery che non perdona e non ha lasciato loro proseguire.
I loro corpi sono stati avvistati proprio in quel luogo irraggiungibile a quasi 6.000 metri di altezza e lasciati in balia del forte vento e neve – elementi che potrebbero proprio aver causato la morte come abbiamo spiegato in questo nostro articolo. Ma cosa si può fare ora?
Le parole di Simone Moro
Simone Moro, alpinista bergamasco, ha parlato al Corriere del Trentino e riportato da Le Iene, spiegando di essere l’unico a poter andare a recuperare i due uomini per portarli a casa. Moro ha raggiunto la vetta del Nanga Parbat – in Pakistan – nel 2016 ed è uno dei pochi a conoscere quella montagna.
Si è reso quindi disponibile ad effettuare una spedizione di recupero, previa autorizzazione dei familiari e dei soccorritori:
“mi sono fatto l’idea che sia tecnicamente possibile e mi sto preparando per farmi trovare pronto”
Una missione praticabile secondo l’alpinista di fama mondiale, che dal 1996 al 2016 è salito su più di otto vette ed è un esperto del Nanga Parbat. Una spedizione durante il freddo inverno del 2016 insieme a Nardi – Txikon (colui che ha trovato i corpi) e Sadpara, senza passare dallo sperone Mummery considerato da tutti impervio e pericoloso.
Secondo l’alpinista – dopo essersi confrontato con Txikon – quello di Nardi e Ballard è stato un vero e proprio incidente durante il posizionamento delle corde fisse:
“ho visto ogni giorno le valanghe che cadevano su quello sperone. fa paura”