Matteo Salvini, vice premier, può essere oltraggiato e ricevere sputi da parte dei non simpatizzanti? Così ha deciso il gip di Torino. Vediamo insieme la vicenda
Sputare contro un manifesto di Matteo Salvini non è reato, questa è la decisione del Gip nei confronti di un ragazzo di Torino. Ma cosa è successo?
La vicenda
La vicenda si è svolta a Villastellone – Piemonte – dove un giovane di 26 anni il 9 febbraio ha sputato su un manifesto del vice premier – che lo ritraeva all’interno di un banchetto per la raccolta firme. Lo stesso era stato prontamente denunciato per l’azione, da uno dei militanti presenti della Lega contattando i Carabinieri che si sono recati sul posto.
Ma la decisione del gip ha lasciato tutti quanti molto perplessi.
La decisione del gip
In merito alla questione del ragazzo di 26 anni, il giudice per le indagini preliminari di Torino si espresso negando qualsiasi ipotesi di reato:
“il gesto è rivolto all’uomo e non al ruolo che in quel momento ricopre matteo salvini e dunque non all’incarico di ministro dell’interno”
Una scena finita anche sui social che aveva ricevuto non pochi commenti negativi, per un’azione non corretta e tendente all’istigazione – come definita dagli utenti di Facebook.
Gli avvocati difensori del giovane – Andrea Castelnuovo e Frediano Sanneris – si sono definiti entusiasti della decisione del giudice:
“il punto è che non si possono utilizzare la via del processo penale ai fini di propaganda e confronto politico”
Un gesto che comunque, sempre secondo gli utenti social, non sarebbe dovuto accadere nei confronti di alcuna persona – politico o meno che fosse.