Il recupero di Daniele Nardi e Tom Ballard sta sollevando un grande polverone e le famiglie rompono il silenzio, dando la loro versione sui fatti
Daniele Nardi e Tom Ballard sono rimasti sul Nanga Parbat in balia del vento, ghiaccio e neve ma qui si sta creando un vortice di polemica in merito al loro recupero. Le due famiglie rompono il silenzio e si scagliano contro Moro.
La proposta di recupero
Simone Moro, alpinista e amico di Nardi, ha dichiarato – come ampiamente spiegato in questo nostro articolo – di voler andare a recuperare i corpi sul Nanga Parbat. Una decisione presa con coscienza vista la sua conoscenza del luogo e adattabilità al territorio.
Moro ha pensato seriamente di poter fare un gesto simile, anche per andare in contro alle due famiglie disperate per la perdita dei loro cari. Ma, come riportato da Le Iene, l’azione ha scatenato una grande polemica proprio tra i componenti delle famiglie di Ballard e Nardi.
L’ira delle famiglie
Le posizioni delle due famiglie non lasciano molto all’interpretazione, infatti quella di Tom ha dichiarato:
“non autorizziamo alcuna rimozione del corpo, rispettiamo il volere di tom”
Cercando di far capire che sarà la natura a pensarci al fine che lui diventi “pian piano parte del Nanga Parbat”.
La famiglia di Daniele non è da meno, confermando di non aver avuto alcun contatto diretto con Moro e che non c’è stata alcuna richiesta da parte loro per il recupero del corpo:
“ce ne occuperemo in forma privata”
A seguito di tutte queste polemiche, l’alpinista delinea la sua posizione:
“non voglio fare l’eroe e non voglio pubblicità”
Evidenziando di aver ricevuto una richiesta da parte di persone vicine a Daniele e se lui fosse stato in grado di recuperare il corpo:
“vengo accusato di mancare di rispetto, ma non sanno che io parlo con il fratello di nardi”